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Se sia esatto assegnare, come parti della penitenza, la contrizione, la confessione e la soddisfazione
Tertia pars
Quaestio 90
Articulus 2
[51530] IIIª q. 90 a. 2 arg. 1 Ad secundum sic proceditur. Videtur quod inconvenienter assignentur partes poenitentiae contritio, confessio et satisfactio. Contritio enim est in corde, et sic pertinet ad interiorem poenitentiam. Confessio autem est in ore, et satisfactio in opere, et sic duo ultima pertinent ad poenitentiam exteriorem. Poenitentia autem interior non est sacramentum, sed sola poenitentia exterior, quae sensui subiacet. Non ergo convenienter assignantur hae partes sacramento poenitentiae.
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Terza parte
Questione 90
Articolo 2
[51530] IIIª q. 90 a. 2 arg. 1
SEMBRA che non sia esatto assegnare, come parti della penitenza, la contrizione, la confessione e la soddisfazione. Infatti:
1. La contrizione si produce nel cuore: e quindi rientra nella penitenza interiore. La confessione invece si ha nella bocca e la soddisfazione nell'opera: cosicché queste due ultime appartengono alla penitenza esteriore. Ora, la penitenza interiore non è un sacramento, lo è invece la sola penitenza esteriore che ricade nel dominio dei sensi. Perciò non sono ben assegnate le parti suddette al sacramento della penitenza.
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[51531] IIIª q. 90 a. 2 arg. 2 Praeterea, in sacramento novae legis confertur gratia, ut supra habitum est. Sed in satisfactione non confertur aliqua gratia. Ergo satisfactio non est pars sacramenti.
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[51531] IIIª q. 90 a. 2 arg. 2
2. Nei sacramenti della nuova legge viene conferita la grazia, come sopra abbiamo visto. Ma nella soddisfazione non viene conferita nessuna grazia. Dunque la soddisfazione non è parte di questo sacramento.
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[51532] IIIª q. 90 a. 2 arg. 3 Praeterea, non est idem fructus rei et pars. Sed satisfactio est fructus poenitentiae, secundum illud Luc. III, facite vobis dignos fructus poenitentiae. Ergo non est pars poenitentiae.
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[51532] IIIª q. 90 a. 2 arg. 3
3. I frutti non si identificano con le parti di una cosa. Ma la soddisfazione è frutto della penitenza, secondo l'esortazione evangelica: "Fate degni frutti di penitenza". Essa quindi non è parte della penitenza.
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[51533] IIIª q. 90 a. 2 arg. 4 Praeterea, poenitentia ordinatur contra peccatum. Sed peccatum potest perfici solum in corde per consensum, ut in secunda parte habitum est. Ergo et poenitentia. Non ergo debent poenitentiae partes poni confessio oris et satisfactio operis.
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[51533] IIIª q. 90 a. 2 arg. 4
4. La penitenza è ordinata contro il peccato. Ma il peccato può esser consumato anche solo nel cuore mediante il consenso, come abbiamo visto nella Seconda Parte. Dunque anche la penitenza. Perciò non devono considerarsi parti di essa la confessione della bocca e la soddisfazione delle opere.
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[51534] IIIª q. 90 a. 2 s. c. Sed contra, videtur quod debeant poni plures partes poenitentiae. Pars enim hominis ponitur non solum corpus, quasi materia, sed etiam anima, quae est forma. Sed tria praedicta, cum sint actus poenitentis, se habent sicut materia, absolutio autem sacerdotis se habet per modum formae. Ergo absolutio sacerdotis debet poni quarta pars poenitentiae.
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[51534] IIIª q. 90 a. 2 s. c.
IN CONTRARIO: Sembra che le parti della penitenza debbano essere più numerose. Infatti tra le parti dell'uomo non c'è soltanto il corpo, quale materia, ma c'è anche l'anima, quale sua forma. Ora, le tre cose suddette quali atti del penitente hanno funzione di materia; però l'assoluzione del sacerdote ha funzione di forma. Dunque l'assoluzione del sacerdote va considerata come quarta parte della penitenza.
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[51535] IIIª q. 90 a. 2 co. Respondeo dicendum quod duplex est pars, ut dicitur in V Metaphys. scilicet pars essentiae, et pars quantitatis. Partes quidem essentiae sunt, naturaliter quidem, forma et materia, logice autem, genus et differentia. Hoc autem modo quodlibet sacramentum distinguitur in materiam et formam sicut in partes essentiae, unde et supra dictum est quod sacramenta consistunt in rebus et verbis. Sed quia quantitas se tenet ex parte materiae, partes quantitatis sunt partes materiae. Et hoc modo sacramento poenitentiae specialiter assignantur partes, ut supra dictum est, quantum ad actus poenitentis, qui sunt materia huius sacramenti. Dictum est autem supra quod alio modo fit recompensatio offensae in poenitentia, et in vindicativa iustitia. Nam in vindicativa iustitia fit recompensatio secundum arbitrium iudicis, non secundum voluntatem offendentis vel offensi, sed in poenitentia fit recompensatio offensae secundum voluntatem peccantis, et secundum arbitrium Dei, in quem peccatur; quia hic non quaeritur sola reintegratio aequalitatis iustitiae, sicut in iustitia vindicativa, sed magis reconciliatio amicitiae, quod fit dum offendens recompensat secundum voluntatem eius quem offendit. Sic igitur requiritur ex parte poenitentis, primo quidem, voluntas recompensandi, quod fit per contritionem; secundo, quod se subiiciat arbitrio sacerdotis loco Dei, quod fit in confessione; tertio, quod recompenset secundum arbitrium ministri Dei, quod fit in satisfactione. Et ideo contritio, confessio et satisfactio ponuntur partes poenitentiae.
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[51535] IIIª q. 90 a. 2 co.
RISPONDO: Ci sono due tipi di parti, come spiega Aristotele: parti essenziali e parti quantitative. Le parti essenziali in natura sono la forma e la materia; in logica sono il genere e la differenza. E in tal senso qualsiasi sacramento si divide nelle sue parti essenziali che sono la materia e la forma: ecco perché sopra abbiamo detto che i sacramenti sono costituiti "di cose e di parole". - Ma poiché la quantità è connessa con la materia, le parti quantitative sono parti della materia. Ed è da questo lato che al sacramento della penitenza, come sopra abbiamo precisato, vengono assegnate in modo speciale delle parti in rapporto agli atti del penitente, i quali formano la materia di questo sacramento.
Sopra però abbiamo notato che il risarcimento di un'offesa vien fatto nella penitenza in modo diverso che nella giustizia vendicativa. In quest'ultima infatti il risarcimento è fatto secondo l'arbitrio di un giudice, e non secondo la volontà dell'offensore o dell'offeso: invece nella penitenza il risarcimento dell'offesa vien fatto secondo la volontà di chi ha peccato e secondo l'arbitrio di Dio, contro il quale si pecca; poiché qui non si cerca la sola reintegrazione della giusta uguaglianza, come nella giustizia vendicativa, ma piuttosto la riconciliazione dell'amicizia, assicurata dal fatto che l'offensore risarcisce secondo la volontà dell'offeso. Perciò da parte del penitente si richiede: primo, la volontà di risarcire, il che si ha con la contrizione; secondo, la sottomissione all'arbitrio del sacerdote il quale fa le veci di Dio, il che avviene nella confessione; terzo, il risarcimento secondo l'arbitrio del ministro di Dio, il che si ha nella soddisfazione. Ecco perché contrizione, confessione e soddisfazione vengono considerate parti della penitenza.
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[51536] IIIª q. 90 a. 2 ad 1 Ad primum ergo dicendum quod contritio secundum essentiam quidem est in corde, et pertinet ad interiorem poenitentiam, virtualiter autem pertinet ad poenitentiam exteriorem, inquantum scilicet implicat propositum confitendi et satisfaciendi.
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[51536] IIIª q. 90 a. 2 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. La contrizione essenzialmente risiede nel cuore, e appartiene alla penitenza interiore; ma virtualmente appartiene alla penitenza esteriore, in quanto implica il proposito di confessarsi e di soddisfare.
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[51537] IIIª q. 90 a. 2 ad 2 Ad secundum dicendum quod satisfactio confert gratiam prout est in proposito, et auget eam prout est in executione, sicut Baptismus in adultis, ut supra dictum est.
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[51537] IIIª q. 90 a. 2 ad 2
2. La soddisfazione conferisce la grazia in quanto è concepita come proposito, e l'aumenta in quanto è posta in esecuzione: analogamente a quel che avviene nel battesimo degli adulti, come sopra abbiamo visto.
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[51538] IIIª q. 90 a. 2 ad 3 Ad tertium dicendum quod satisfactio est pars poenitentiae sacramenti; fructus autem poenitentiae virtutis.
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[51538] IIIª q. 90 a. 2 ad 3
3. La soddisfazione è parte della penitenza sacramento, ed è frutto della penitenza virtù.
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[51539] IIIª q. 90 a. 2 ad 4 Ad quartum dicendum quod plura requiruntur ad bonum, quod procedit ex integra causa, quam ad malum, quod procedit ex singularibus defectibus, secundum Dionysium, IV cap. de Div. Nom. Et ideo, licet peccatum perficiatur in consensu cordis, ad perfectionem tamen poenitentiae requiritur et contritio cordis, et confessio oris, et satisfactio operis.
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[51539] IIIª q. 90 a. 2 ad 4
4. I requisiti del bene, il quale "procede da una causa integra" sono più numerosi dei requisiti del male, il quale "deriva da singoli difetti", come si esprime Dionigi. Quindi sebbene il peccato si compia già nel solo consenso del cuore, per la perfezione della penitenza si richiede e la contrizione del cuore, e la confessione della bocca, e la soddisfazione delle opere.
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[51540] IIIª q. 90 a. 2 ad 5 Ad contrarium patet solutio per ea quae dicta sunt.
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[51540] IIIª q. 90 a. 2 ad 5
5. La soluzione dell'argomento in contrario risulta da quanto abbiamo detto (nel "rispondo").
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