III, 70

Terza parte > I Sacramenti > La circoncisione


Tertia pars
Quaestio 70
Prooemium

[50238] IIIª q. 70 pr.
Deinde considerandum est de praeparatoriis ab Baptismum. Et primo quidem, de praeparatorio quod praecessit Baptismum, scilicet de circumcisione; secundo, de praeparatoriis quae currunt simul cum Baptismo, scilicet de catechismo et exorcismo. Circa primum quaeruntur quatuor.
Primo, utrum circumcisio fuerit praeparatoria et figurativa Baptismi.
Secundo, de institutione ipsius.
Tertio, de ritu eius.
Quarto, de effectu ipsius.

 
Terza parte
Questione 70
Proemio

[50238] IIIª q. 70 pr.
Veniamo ora a considerare le cose che preparano il battesimo.
Primo, il rito che lo ha preparato storicamente precedendolo, ossia la circoncisione; secondo, i preparativi che accompagnano l'amministrazione del battesimo, cioè il catechismo e l'esorcismo.
Sul primo argomento esamineremo quattro cose:

1. Se la circoncisione fosse preparazione e figura del battesimo:
2. La sua istituzione;
3. Il suo rito;
4. Il suo effetto.




Terza Parte > I Sacramenti > La circoncisione > Se la circoncisione fosse preparazione e figura del battesimo


Tertia pars
Quaestio 70
Articulus 1

[50239] IIIª q. 70 a. 1 arg. 1
Ad primum sic proceditur. Videtur quod circumcisio non fuerit praeparatoria et figurativa Baptismi. Omnis enim figura habet aliquam similitudinem cum suo figurato. Sed circumcisio nullam habet similitudinem cum Baptismo. Ergo videtur quod non fuerit praeparativa et figurativa Baptismi.

 
Terza parte
Questione 70
Articolo 1

[50239] IIIª q. 70 a. 1 arg. 1
SEMBRA che la circoncisione non fosse preparazione e figura del battesimo. Infatti:
1. Ogni figura ha una qualche somiglianza con la cosa figurata. Ma la circoncisione non ha nessuna somiglianza col battesimo. Non era dunque preparazione e figura del battesimo.

[50240] IIIª q. 70 a. 1 arg. 2
Praeterea, apostolus dicit, I Cor. X, de antiquis patribus loquens, quod omnes in nube et in mari baptizati sunt, non autem dicit quod in circumcisione baptizati sint. Ergo protectio columnae nubis, et transitus maris rubri, magis fuerunt praeparatoria ad Baptismum et figurativa ipsius quam circumcisio.

 

[50240] IIIª q. 70 a. 1 arg. 2
2. L'Apostolo parlando degli antichi Patriarchi dice che «tutti furono battezzati nella nube e nel mare»; non già che furono battezzati nella circoncisione. Dunque la protezione della colonna di nubi e il passaggio del Mar Rosso prepararono e prefigurarono il battesimo meglio della circoncisione.

[50241] IIIª q. 70 a. 1 arg. 3
Praeterea, supra dictum est quod Baptismus Ioannis fuit praeparatorius ad Baptismum Christi. Si ergo circumcisio fuit praeparatoria et figurativa Baptismi Christi, videtur quod Baptismus Ioannis fuit superfluus. Quod est inconveniens. Non ergo circumcisio fuit praeparatoria et figurativa Baptismi.

 

[50241] IIIª q. 70 a. 1 arg. 3
3. Il battesimo di Giovanni, è stato detto sopra, fu preparatorio al battesimo di Cristo. Se dunque anche la circoncisione fu preparazione e figura del battesimo cristiano, il battesimo di Giovanni fu superfluo. Ma questo non si può dire. Dunque la circoncisione non fu ne preparazione ne figura del battesimo.

[50242] IIIª q. 70 a. 1 s. c.
Sed contra est quod apostolus dicit, Coloss. II, circumcisi estis circumcisione non manu facta in exspoliatione corporis carnis, sed circumcisione Iesu Christi, consepulti ei in Baptismo.

 

[50242] IIIª q. 70 a. 1 s. c.
IN CONTRARIO: L'Apostolo scrive ai Colossesi: «Siete stati circoncisi con circoncisione non fatta da mano d'uomo, mutilando il vostro corpo di carne; ma con la circoncisione di Gesù Cristo, essendo stati sepolti con lui nel battesimo».

[50243] IIIª q. 70 a. 1 co.
Respondeo dicendum quod Baptismus dicitur sacramentum fidei, inquantum scilicet in Baptismo fit quaedam fidei professio, et per Baptismum aggregatur homo congregationi fidelium. Eadem autem est fides nostra et antiquorum patrum, secundum illud apostoli, II Cor. IV, habentes eundem spiritum fidei credimus. Circumcisio autem erat quaedam protestatio fidei, unde et per circumcisionem antiqui congregabantur collegio fidelium. Unde manifestum est quod circumcisio fuerit praeparatoria ad Baptismum et praefigurativa ipsius, secundum quod antiquis patribus omnia in figura futuri contingebant, ut dicitur I Cor. X, sicut et fides eorum erat de futuro.

 

[50243] IIIª q. 70 a. 1 co.
RISPONDO: Il battesimo si chiama «il sacramento della fede» in quanto nel battesimo si fa una professione di fede, e con il battesimo l'uomo si unisce alla società dei credenti. Ora, la nostra fede è identica a quella degli antichi Patriarchi, secondo l'espressione dell'Apostolo: «Crediamo con il medesimo spirito di fede».
Ma la circoncisione era una professione di fede, tanto che mediante la circoncisione gli antichi venivano integrati nella comunità dei fedeli. È chiaro così che la circoncisione fu una preparazione e prefigurazione del battesimo, poiché agli antichi Patriarchi, secondo l'espressione di S. Paolo «tutto accadeva in figura», così come la loro stessa fede si riferiva al futuro.

[50244] IIIª q. 70 a. 1 ad 1
Ad primum ergo dicendum quod circumcisio habebat similitudinem cum Baptismo quantum ad spiritualem effectum Baptismi. Nam sicut per circumcisionem auferebatur quaedam carnalis pellicula, ita per Baptismum homo exspoliatur a carnali conversatione.

 

[50244] IIIª q. 70 a. 1 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. La circoncisione aveva somiglianza con il battesimo quanto all'effetto spirituale di esso. Infatti come nella circoncisione si tagliava una piccola membrana di carne, così nel battesimo l'uomo taglia via da sé la condotta mondana.

[50245] IIIª q. 70 a. 1 ad 2
Ad secundum dicendum quod protectio columnae nubis, et transitus maris rubri, fuerunt quidem figurae nostri Baptismi, quo renascimur ex aqua, significata per mare rubrum, et spiritu sancto, significato per columnam nubis, non tamen per haec fiebat aliqua professio fidei, sicut per circumcisionem. Et ideo praedicta duo erant tantum figurae, et non sacramenta. Circumcisio autem erat sacramentum, et praeparatorium ad Baptismum, minus tamen expresse figurans Baptismum, quantum ad exteriora, quam praedicta. Et ideo apostolus potius fecit mentionem de praedictis quam de circumcisione.

 

[50245] IIIª q. 70 a. 1 ad 2
2. La protettrice colonna di nubi e il passaggio del Mar Rosso furono certo figure del nostro battesimo, con il quale rinasciamo dall'acqua, simboleggiata nel Mar Rosso, e dallo Spirito Santo, simboleggiato nella colonna di nubi; ma queste due cose non equivalevano a una professione di fede, come invece la circoncisione. Quindi le due cose suddette erano figure soltanto e non sacramenti. La circoncisione invece era un sacramento e una preparazione del battesimo, ma esprimeva il battesimo meno bene delle altre due cose quanto agli aspetti esterni. È per questo che l'Apostolo menziona quei due fatti piuttosto che la circoncisione.

[50246] IIIª q. 70 a. 1 ad 3
Ad tertium dicendum quod Baptismus Ioannis fuit praeparatorius ad Baptismum Christi quantum ad exercitium actus. Sed circumcisio quantum ad professionem fidei, quae requiritur in Baptismo, sicut dictum est.

 

[50246] IIIª q. 70 a. 1 ad 3
3. Il battesimo di Giovanni preparò il battesimo di Cristo sotto l'aspetto del rito. La circoncisione invece quanto alla professione di fede, richiesta nel battesimo, come si è detto.




Terza Parte > I Sacramenti > La circoncisione > Se la circoncisione sia stata istituita come si doveva


Tertia pars
Quaestio 70
Articulus 2

[50247] IIIª q. 70 a. 2 arg. 1
Ad secundum sic proceditur. Videtur quod circumcisio fuerit inconvenienter instituta. Sicut enim dictum est, in circumcisione fiebat quaedam professio fidei. Sed a peccato primi hominis nullus unquam salvari potuit nisi per fidem passionis Christi, secundum illud Rom. III, quem proposuit Deus propitiatorem per fidem in sanguine ipsius. Ergo statim post peccatum primi hominis circumcisio institui debuit, et non tempore Abrahae.

 
Terza parte
Questione 70
Articolo 2

[50247] IIIª q. 70 a. 2 arg. 1
SEMBRA che nell'istituzione della circoncisione ci siano state delle incongruenze. Infatti:
1. Come si è detto sopra, la circoncisione era una professione di fede. Ora, fin dal peccato del primo uomo nessuno mai poté salvarsi, se non per mezzo della fede nella passione di Cristo, secondo quello che scrisse S. Paolo: «Dio ha prestabilito il Cristo quale mezzo di propiziazione per via della fede nel suo sangue». Quindi la circoncisione doveva essere istituita subito dopo il peccato del primo uomo e non al tempo di Abramo.

[50248] IIIª q. 70 a. 2 arg. 2
Praeterea, in circumcisione profitebatur homo observantiam veteris legis, sicut in Baptismo profitetur observantiam novae legis, unde apostolus dicit, Galat. V, testificor omni homini circumcidenti se quoniam debitor est universae legis faciendae. Sed legalis observantia non est tradita tempore Abrahae, sed magis tempore Moysi. Ergo inconvenienter instituta est circumcisio tempore Abrahae.

 

[50248] IIIª q. 70 a. 2 arg. 2
2. Nella circoncisione l'uomo prometteva l'osservanza dell'antica legge, come nel battesimo promette l'osservanza della nuova legge; cosicché l'Apostolo afferma: «A chiunque si circoncide io dichiaro che egli è in dovere di osservare tutta la legge». Ma l'osservanza della legge non è stata imposta al tempo di Abramo, bensì al tempo di Mosé. Quindi non era giusto istituire la circoncisione all'epoca di Abramo.

[50249] IIIª q. 70 a. 2 arg. 3
Praeterea, circumcisio fuit figurativa et praeparativa Baptismi. Sed Baptismus exhibetur omnibus populis, secundum illud Matth. ult., euntes, docete omnes gentes, baptizantes eos. Ergo circumcisio non debuit institui ut observanda tantum ab uno populo Iudaeorum, sed ab omnibus populis.

 

[50249] IIIª q. 70 a. 2 arg. 3
3. La circoncisione era una preparazione e una figura del battesimo. Ma il battesimo si da a tutti i popoli, conforme al mandato: «Andate e istruite tutte le genti, battezzandole». La circoncisione dunque non doveva essere istituita per il solo popolo dei Giudei, ma per tutti i popoli.

[50250] IIIª q. 70 a. 2 arg. 4
Praeterea, carnalis circumcisio debet respondere spirituali sicut figura figurato. Sed spiritualis circumcisio, quae fit per Christum, indifferenter convenit utrique sexui, quia in Christo Iesu non est masculus neque femina, ut dicitur Coloss. III. Ergo inconvenienter est circumcisio instituta, quae competit solum maribus.

 

[50250] IIIª q. 70 a. 2 arg. 4
4. La circoncisione carnale deve corrispondere a quella spirituale, come la figura alla cosa figurata. Ma la circoncisione spirituale, che è opera di Cristo, riguarda indifferentemente l'uno e l'altro sesso, perché «in Cristo Gesù non c'è ne maschio ne femmina», dice S. Paolo. Quindi non fu ben istituita la circoncisione, essendo riservata solo ai maschi.

[50251] IIIª q. 70 a. 2 s. c.
Sed contra est quod, sicut legitur Gen. XVII, circumcisio est instituta a Deo, cuius perfecta sunt opera.

 

[50251] IIIª q. 70 a. 2 s. c.
IN CONTRARIO: Come si legge nella Genesi, la circoncisione fu istituita da Dio, «le cui opere sono perfette».

[50252] IIIª q. 70 a. 2 co.
Respondeo dicendum quod, sicut dictum est, circumcisio erat praeparatoria ad Baptismum inquantum erat quaedam professio fidei Christi, quam et nos in Baptismo profitemur. Inter antiquos autem patres, primus Abraham promissionem accepit de Christo nascituro, cum dictum est ei, Gen. XXII, in semine tuo benedicentur omnes gentes terrae. Et ipse etiam primus se a societate infidelium segregavit, secundum mandatum domini dicentis sibi, egredere de terra tua et de cognatione tua. Et ideo convenienter circumcisio fuit instituta in Abraham.

 

[50252] IIIª q. 70 a. 2 co.
RISPONDO: La circoncisione preparava al battesimo, in quanto era una professione della fede in Cristo, che anche noi professiamo nel battesimo. Ora, tra gli antichi Patriarchi il primo a ricevere la promessa della futura nascita di Cristo fu Abramo, a cui fu detto: «Nella tua discendenza saranno benedetti tutti i popoli della terra». Inoltre egli fu anche il primo a separarsi dalla società degli infedeli, secondo il comando di Dio: «Esci dalla tua terra e dalla tua gente». Perciò era opportuno che la circoncisione fosse istituita in Abramo.

[50253] IIIª q. 70 a. 2 ad 1
Ad primum ergo dicendum quod immediate post peccatum primi parentis, propter doctrinam ipsius Adae, qui plene instructus fuerat de divinis, adhuc fides et ratio naturalis vigebat in homine in tantum quod non oportebat determinari hominibus aliqua signa fidei et salutis, sed unusquisque pro suo libitu fidem suam profitentibus signis protestabatur. Sed circa tempus Abrahae diminuta erat fides, plurimis ad idololatriam declinantibus. Obscurata etiam erat ratio naturalis per augmentum carnalis concupiscentiae usque ad peccata contra naturam. Et ideo convenienter tunc, et non ante, fuit instituta circumcisio, ad profitendum fidem et minuendum carnalem concupiscentiam.

 

[50253] IIIª q. 70 a. 2 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Subito dopo il peccato del primo uomo, per la scienza di Adamo stesso che era stato pienamente istruito sulle cose divine, la fede e la ragione naturale avevano ancora nell'uomo tanto vigore da non richiedere che fossero prescritti dei segni di fede e di salvezza, protestando ciascuno a suo piacere la propria fede con qualsiasi segno. Intorno all'epoca di Abramo invece era diminuita la fede, deviando moltissimi verso l'idolatria. Si era oscurata anche la ragione naturale per l'aumento della concupiscenza carnale, fino al punto di commettere peccati contro natura. Era giusto quindi che proprio allora e non prima fosse istituita la circoncisione, per professare la fede e per frenare la concupiscenza della carne.

[50254] IIIª q. 70 a. 2 ad 2
Ad secundum dicendum quod legalis observantia tradi non debuit nisi populo iam congregato, quia lex ordinatur ad bonum publicum, ut in secunda parte dictum est. Populus autem fidelium congregandus erat aliquo signo sensibili, quod est necessarium ad hoc quod homines in quacumque religione adunentur, sicut Augustinus dicit, contra Faustum. Et ideo oportuit prius institui circumcisionem quam lex daretur. Illi autem patres qui fuerunt ante legem, familias suas instruxerunt de rebus divinis per modum paternae admonitionis. Unde et dominus dicit de Abraham, scio quod praecepturus sit filiis suis et domui suae post se ut custodiant viam domini.

 

[50254] IIIª q. 70 a. 2 ad 2
2. L'osservanza della legge non poteva imporsi che a un popolo già costituito; poiché la legge è ordinata al bene comune, come si è detto nella Seconda Parte. Ma il popolo dei fedeli doveva costituirsi mediante qualche rito sensibile, che è necessario all'unione degli uomini in qualunque religione, come nota S. Agostino. Quindi era giusto che la circoncisione fosse istituita prima che fosse data la legge. I Patriarchi invece che vissero prima della legge, istruivano le loro famiglie nelle cose divine con esortazioni paterne. Il Signore stesso infatti disse di Abramo: «So bene che egli insegnerà ai suoi figli e alla sua casa di continuare a rispettare le vie del Signore».

[50255] IIIª q. 70 a. 2 ad 3
Ad tertium dicendum quod Baptismus in se continet perfectionem salutis, ad quam Deus omnes homines vocat, secundum illud I Tim. II qui vult omnes homines salvos fieri. Et ideo Baptismus omnibus populis proponitur. Circumcisio autem non continebat perfectionem salutis, sed significabat ipsam ut fiendam per Christum, qui erat ex Iudaeorum populo nasciturus. Et ideo illi soli populo data est circumcisio.

 

[50255] IIIª q. 70 a. 2 ad 3
3. Il battesimo implica il compimento della salvezza a cui Dio chiama tutti gli uomini, secondo l'espressione di S. Paolo: «Vuole [Dio] che tutti gli uomini si salvino». Perciò il battesimo è obbligatorio per tutti i popoli. La circoncisione invece non conteneva il compimento della salvezza, ma la significava come da compiersi per opera di Cristo, che sarebbe nato dal popolo giudaico. Ecco perché soltanto a quel popolo fu data la circoncisione.

[50256] IIIª q. 70 a. 2 ad 4
Ad quartum dicendum quod circumcisionis institutio est ut signum fidei Abrahae, qui credidit se patrem futurum Christi sibi repromissi, et ideo convenienter solis maribus competebat. Peccatum etiam originale, contra quod specialiter circumcisio ordinabatur, a patre trahitur, non a matre, ut in secunda parte dictum est. Sed Baptismus continet virtutem Christi, qui est universalis salutis causa omnium, et remissio omnium peccatorum.

 

[50256] IIIª q. 70 a. 2 ad 4
4. La circoncisione fu istituita come segno della fede di Abramo, per aver egli creduto che sarebbe diventato padre del Messia promesso; e quindi opportunamente fu riservata ai soli maschi. Inoltre il peccato originale, contro cui principalmente la circoncisione era diretta, discende per via paterna, e non per via materna, come abbiamo detto nella Seconda Parte. Il battesimo invece contiene la virtù di Cristo, che è per tutti causa universale della salvezza, e «remissione di tutti i peccati».




Terza Parte > I Sacramenti > La circoncisione > Se il rito della circoncisione fosse conveniente


Tertia pars
Quaestio 70
Articulus 3

[50257] IIIª q. 70 a. 3 arg. 1
Ad tertium sic proceditur. Videtur quod ritus circumcisionis non fuerit conveniens. Circumcisio enim, ut dictum est, fidei quaedam professio est. Sed fides in vi apprehensiva existit, cuius operationes maxime apparent in capite. Ergo magis debuit signum circumcisionis dari in capite quam in membro generationis.

 
Terza parte
Questione 70
Articolo 3

[50257] IIIª q. 70 a. 3 arg. 1
SEMBRA che il rito della circoncisione non fosse conveniente. Infatti:
1. La circoncisione, come abbiamo detto, è una professione di fede. Ma la fede risiede nelle facoltà conoscitive, le cui operazioni si manifestano soprattutto nella testa. Dunque il segno della circoncisione doveva farsi sulla testa piuttosto che sul membro della generazione.

[50258] IIIª q. 70 a. 3 arg. 2
Praeterea, ad usum sacramentorum sumimus ea quorum est communior usus, sicut aqua ad abluendum, et panem ad reficiendum. Sed ad incidendum communius utimur cultello ferreo quam petrino. Ergo circumcisio non debuit fieri cultello petrino.

 

[50258] IIIª q. 70 a. 3 arg. 2
2. Per i sacramenti usiamo le cose più comuni: l'acqua per l'abluzione, il pane per la refezione. Ma per tagliare usiamo più comunemente coltelli di ferro che di pietra. La circoncisione quindi non doveva farsi con un coltello di pietra.

[50259] IIIª q. 70 a. 3 arg. 3
Praeterea, sicut Baptismus instituitur in remedium originalis peccati, ita et circumcisio, sicut Beda dicit. Sed nunc Baptismus non differtur usque ad octavum diem, ne pueris periculum damnationis immineat propter originale peccatum, si non baptizati decedant. Quandoque etiam tardatur Baptismus post octavum diem. Ergo etiam circumcisioni non debuit determinari octavus dies, sed debebat quandoque praeveniri, sicut etiam quandoque tardabatur.

 

[50259] IIIª q. 70 a. 3 arg. 3
3. Come il battesimo, anche la circoncisione fu istituita a rimedio del peccato originale, nota S. Beda. Ma attualmente il battesimo non viene differito all'ottavo giorno, affinché i bambini non corrano il pericolo di dannarsi per il peccato originale, morendo non ancora battezzati. A volte invece, il battesimo si da anche dopo l'ottavo giorno. Quindi neppure per la circoncisione si doveva fissare l'ottavo giorno, ma si doveva lasciare la facoltà di anticipare e di ritardare.

[50260] IIIª q. 70 a. 3 s. c.
Sed contra est quod Rom. IV, super illud, et signum accepit circumcisionis, determinatur in Glossa praedictus circumcisionis ritus.

 

[50260] IIIª q. 70 a. 3 s. c.
IN CONTRARIO: La Glossa commentando le parole di S. Paolo: «Ricevette il segno della circoncisione», giustifica il rito suddetto.

[50261] IIIª q. 70 a. 3 co.
Respondeo dicendum quod, sicut dictum est, circumcisio quoddam signum fidei est institutum a Deo, cuius sapientiae non est numerus. Determinare autem convenientia signa est sapientiae opus. Et ideo concedendum est quod ritus circumcisionis fuit conveniens.

 

[50261] IIIª q. 70 a. 3 co.
RISPONDO: «La circoncisione, come abbiamo notato, è un segno di fede istituito da Dio», «la cui sapienza non ha limiti». Ma determinare segni convenienti è opera di sapienza. Perciò si deve ammettere che il rito della circoncisione era conveniente.

[50262] IIIª q. 70 a. 3 ad 1
Ad primum ergo dicendum quod circumcisio convenienter fiebat in membro generationis. Primo quidem, quia erat signum fidei qua Abraham credidit Christum ex suo semine nasciturum. Secundo, quia erat in remedium peccati originalis, quod per actum generationis traducitur. Tertio, quia ordinabatur ad diminutionem carnalis concupiscentiae, quae praecipue in membris illis viget, propter abundantiam delectationis venereorum.

 

[50262] IIIª q. 70 a. 3 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Era giusto che la circoncisione si compisse sul membro della generazione. Primo, perché era il segno della fede di Abramo che il Messia sarebbe nato dal suo seme. — Secondo, perché era in rimedio del peccato originale, che si trasmette con l'atto della generazione. — Terzo, perché era diretta a frenare la concupiscenza carnale, che impera specialmente sulle membra suddette, per la violenza del piacere.

[50263] IIIª q. 70 a. 3 ad 2
Ad secundum dicendum quod cultellus lapideus non erat de necessitate circumcisionis. Unde non invenitur tale instrumentum praecepto divino determinatum; neque communiter tali instrumento Iudaei utebantur ad circumcidendum; sed neque modo utuntur. Leguntur tamen aliquae circumcisiones famosae cultello lapideo factae, sicut legitur Exod. IV, quod tulit Sephora acutissimam petram et circumcidit praeputium filii sui; et Iosue V dicitur, fac tibi cultros lapideos, et circumcide secundo filios Israel. Per quod figurabatur circumcisionem spiritualem esse faciendam per Christum, de quo dicitur, I Cor. X, petra autem erat Christus.

 

[50263] IIIª q. 70 a. 3 ad 2
2. Il coltello di pietra non era indispensabile per la circoncisione. Infatti non si riscontra che tale strumento sia stato determinato da un precetto divino, e nemmeno comunemente i Giudei si servivano di tale strumento per circoncidere, né se ne servono attualmente. Si legge tuttavia di alcune famose circoncisioni che furono fatte con coltelli di pietra: si legge, p. es., nell'esodo che «Sefora prese una pietra affilata e circoncise il figlio»; e a Giosué il Signore disse: «Preparati dei coltelli di pietra e torna di nuovo a circoncidere i figli d'Israele». Ciò stava a significare la circoncisione spirituale che avrebbe compiuta Cristo, di cui S. Paolo dice: «La pietra era il Cristo».

[50264] IIIª q. 70 a. 3 ad 3
Ad tertium dicendum quod octavus dies determinatus erat circumcisioni, tum propter mysterium, quia in octava aetate, quae est aetas resurgentium, quasi in octavo die, perficietur per Christum spiritualis circumcisio, quando auferet ab electis non solum culpam, sed etiam omnem poenalitatem. Tum etiam propter teneritudinem infantis ante octavum diem. Unde etiam de aliis animalibus Levit. XXII praecipitur, bos, ovis et capra, cum generata fuerint, septem diebus erunt sub ubere matris suae, die autem octavo et deinceps offerri poterunt domino. Erat autem octavus dies de necessitate praecepti, ita scilicet quod octavum diem praetermittentes peccabant, etiam si esset sabbatum; secundum illud Ioan. VII, circumcisionem accipit homo in sabbato, ut non solvatur lex Moysi. Non tamen erat de necessitate sacramenti, quia, si aliqui essent omittentes octavum diem, postea poterant circumcidi. Quidam etiam dicunt quod, propter periculum imminentis mortis, poterat octavus dies praeveniri. Sed hoc nec ex auctoritate Scripturae, nec ex consuetudine Iudaeorum haberi potest. Unde melius est dicendum, sicut etiam Hugo de sancto Victore dicit, quod octavus dies nulla necessitate praeveniebatur. Unde super illud Prov. IV, unigenitus eram coram matre mea, dicit Glossa quod alius Bersabee parvulus non computabatur, quia, ante octavum diem mortuus, nominatus non fuit; et per consequens nec circumcisus.

 

[50264] IIIª q. 70 a. 3 ad 3
3. Per la circoncisione fu determinato l'ottavo giorno, sia per il mistero che indicava: perché nell'ottava età, che sarà quella della risurrezione, sarà portata a termine da Cristo la circoncisione spirituale, liberando gli eletti non solo dalla colpa ma anche da ogni penalità. — Sia per la delicatezza dei bambini prima dell'ottavo giorno. Infatti anche per gli altri animali il Levitico comanda: «Il vitello, l'agnello, il capretto per sette giorni dalla loro nascita stiano alle poppe delle loro madri; dall'ottavo giorno in poi potranno essere offerti al Signore».
L'ottavo giorno era di necessità di precetto, cosicché non si poteva rimandare senza far peccato, anche se l'ottavo giorno cadeva di sabato, come ci attesta il Vangelo: «L'uomo viene circonciso in giorno di sabato per non violare la legge di Mosè». Non era tuttavia necessario per la validità del sacramento, perché, se alcuni oltrepassavano l'ottavo giorno, potevano essere circoncisi dopo.
Alcuni però dicono che per l'imminente pericolo di morte si poteva prevenire l'ottavo giorno. — Ma ciò non si può provare né dai testi della Scrittura né dalla consuetudine dei Giudei. Perciò è meglio dire con Ugo da S. Vittore, che l'ottavo giorno non veniva prevenuto per nessuna necessità. Per questo spiegando le parole dei Proverbi: «Unico figlio io ero sotto gli occhi di mia madre», la Glossa afferma che non viene computato l'altro bambino di Bersabea, perché, essendo morto prima dell'ottavo giorno, non ebbe un nome; e per conseguenza nemmeno fu circonciso.




Terza Parte > I Sacramenti > La circoncisione > Se la circoncisione conferisse la grazia santificante


Tertia pars
Quaestio 70
Articulus 4

[50265] IIIª q. 70 a. 4 arg. 1
Ad quartum sic proceditur. Videtur quod circumcisio non conferebat gratiam iustificantem. Dicit enim apostolus, Galat. II, si ex lege est iustitia, Christus gratis mortuus est, idest sine causa. Sed circumcisio erat quaedam obligatio legis implendae, secundum illud Galat. V, testificor omni homini circumcidenti se quoniam debitor est universae legis faciendae. Ergo, si ex circumcisione est iustitia, Christus gratis, idest sine causa, mortuus est. Sed hoc est inconveniens. Non ergo ex circumcisione erat gratia iustificans a peccato.

 
Terza parte
Questione 70
Articolo 4

[50265] IIIª q. 70 a. 4 arg. 1
SEMBRA che la circoncisione non conferisse la grazia santificante. Infatti:
1. L'Apostolo scrive: «Se la giustizia si avesse già per la legge, allora Cristo sarebbe morto invano», cioè senza scopo. La circoncisione era invece un impegno a rispettare la legge, secondo l'altra affermazione paolina: «A chiunque è circonciso dichiaro che è obbligato a osservare tutta la legge». Quindi se dalla circoncisione viene la giustizia, «Cristo è morto invano», cioè senza motivo. Ma questo è inammissibile. Dunque la circoncisione non conferiva la grazia che purifica dal peccato.

[50266] IIIª q. 70 a. 4 arg. 2
Praeterea, ante institutionem circumcisionis sola fides ad iustificationem sufficiebat, dicit enim Gregorius, in Moral., quod apud nos valet aqua Baptismatis, hoc egit apud veteres pro parvulis sola fides. Sed virtus fidei non est imminuta propter mandatum circumcisionis. Ergo sola fides parvulos iustificabat, et non circumcisio.

 

[50266] IIIª q. 70 a. 4 arg. 2
2. Prima della circoncisione a giustificare bastava la fede da sola; dice infatti S. Gregorio: «Quello che presso di noi fa l'acqua del battesimo, presso gli antichi lo faceva per i bambini la sola fede». Ma l'efficacia della fede non diminuì col precetto della circoncisione. Perciò la sola fede giustificava i bambini e non la circoncisione.

[50267] IIIª q. 70 a. 4 arg. 3
Praeterea, Iosue V legitur quod populus qui natus est in deserto per quadraginta annos, incircumcisus fuit. Si ergo per circumcisionem auferebatur peccatum originale, videtur quod omnes qui in deserto mortui sunt, tam parvuli quam adulti, fuerint damnati. Et eadem obiectio est de pueris qui moriebantur ante octavum diem circumcisionis, qui praeveniri non debebat, sicut dictum est.

 

[50267] IIIª q. 70 a. 4 arg. 3
3. Nel libro di Giosuè si legge che «il popolo nato nel deserto durante i quarant'anni non fu circonciso». Se dunque il peccato originale veniva cancellato dalla circoncisione, tutti coloro che morirono nel deserto, tanto bambini che adulti, si dannarono. Lo stesso si dica dei bambini che morivano prima dell'ottavo giorno, cioè della circoncisione, che non si poteva anticipare, come si è detto.

[50268] IIIª q. 70 a. 4 arg. 4
Praeterea, nihil impedit introitum regni caelestis nisi peccatum. Sed circumcisi ante passionem impediebantur ab introitu regni caelestis. Non ergo per circumcisionem homines iustificabantur a peccato.

 

[50268] IIIª q. 70 a. 4 arg. 4
4. Niente impedisce d'entrare nel regno dei cicli all'infuori del peccato. Ma ai circoncisi prima della passione di Cristo non era permesso di entrare nel regno dei cieli. Dunque con la circoncisione gli uomini non venivano giustificati dal peccato.

[50269] IIIª q. 70 a. 4 arg. 5
Praeterea, peccatum originale non dimittitur sine actuali, quia impium est a Deo dimidiam sperare veniam, ut Augustinus dicit. Sed nunquam legitur quod per circumcisionem remitteretur actuale peccatum. Ergo neque etiam originale per eam dimittebatur.

 

[50269] IIIª q. 70 a. 4 arg. 5
5. Il peccato originale non si rimette senza quello attuale, perché, come dice S. Agostino, «Empio è sperare da Dio un mezzo perdono». Ma in nessun luogo si legge che la circoncisione rimetteva il peccato attuale. Dunque essa non cancellava nemmeno quello originale.

[50270] IIIª q. 70 a. 4 s. c.
Sed contra est quod Augustinus dicit, ad Valerium contra Iulianum, ex quo instituta est circumcisio in populo Dei, quod erat signaculum iustitiae fidei, ad sanctificationem purgationis valebat parvulis originalis veterisque peccati, sicut etiam Baptismus ex illo coepit valere tempore ad innovationem hominis, ex quo institutus est.

 

[50270] IIIª q. 70 a. 4 s. c.
IN CONTRARIO: S. Agostino scrive: «Da quando fu istituita nel popolo di Dio, la circoncisione, che è «il segno della giustizia nella fede», produsse nei bambini la purificazione dall'antico peccato originale; come il battesimo cominciò a produrre il rinnovamento dell'uomo dall'istante in cui fu istituito».

[50271] IIIª q. 70 a. 4 co.
Respondeo dicendum quod ab omnibus communiter ponitur quod in circumcisione originale peccatum remittebatur. Quidam tamen dicebant quod non conferebatur gratia, sed solum remittebatur peccatum. Quod Magister ponit in I dist. IV Sent., et Rom. IV in Glossa. Sed hoc non potest esse, quia culpa non remittitur nisi per gratiam, secundum illud Rom. III, iustificati gratis per gratiam ipsius, et cetera. Et ideo alii dixerunt quod per circumcisionem conferebatur gratia quantum ad effectus remissionis culpae, sed non quantum ad effectus positivos, ne dicere cogerentur quod gratia in circumcisione collata sufficiebat ad implendum mandata legis, et ita superfluus fuit adventus Christi. Sed etiam haec positio stare non potest. Primo quidem, quia per circumcisionem dabatur pueris facultas suo tempore perveniendi ad gloriam, quae est ultimus effectus positivus gratiae. Secundo, quia priores sunt naturaliter, secundum ordinem causae formalis, effectus positivi quam privativi, licet secundum ordinem causae materialis sit e converso, forma enim non excludit privationem nisi informando subiectum. Et ideo alii dixerunt quod in circumcisione conferebatur gratia etiam quantum ad aliquem effectum positivum, qui est facere dignum vita aeterna, sed non quantum ad omnes effectus, quia non sufficiebat reprimere concupiscentiam fomitis, nec etiam ad implendum mandata legis. Quod etiam aliquando mihi visum est. Sed diligenter consideranti apparet quod non est verum. Quia minima gratia potest resistere cuilibet concupiscentiae, et vitare omne peccatum mortale, quod committitur in transgressione mandatorum legis, minima enim caritas plus diligit Deum quam cupiditas millia auri et argenti. Et ideo dicendum quod in circumcisione conferebatur gratia quantum ad omnes gratiae effectus, aliter tamen quam in Baptismo. Nam in Baptismo confertur gratia ex virtute ipsius Baptismi, quam habet inquantum est instrumentum passionis Christi iam perfectae. Circumcisio autem conferebat gratiam inquantum erat signum fidei passionis Christi futurae, ita scilicet quod homo qui accipiebat circumcisionem, profitebatur se suscipere talem fidem; vel adultus pro se, vel alius pro parvulis. Unde et apostolus dicit, Rom. IV, quod Abraham accepit signum circumcisionis, signaculum iustitiae fidei, quia scilicet iustitia ex fide erat significata, non ex circumcisione significante. Et quia Baptismus operatur instrumentaliter in virtute passionis Christi, non autem circumcisio, ideo Baptismus imprimit characterem incorporantem hominem Christo, et copiosiorem gratiam confert quam circumcisio, maior enim est effectus rei iam praesentis quam spei.

 

[50271] IIIª q. 70 a. 4 co.
RISPONDO: Tutti sono d'accordo nell'affermare che nella circoncisione veniva rimesso il peccato originale. Secondo alcuni però in essa non veniva conferita la grazia, ma veniva soltanto rimesso il peccato. È l'opinione del Maestro. — Ora, questo è impossibile, perché la colpa non si rimette se non mediante la grazia, secondo l'affermazione di S. Paolo: «Giustificati gratuitamente per mezzo della grazia di lui ...». Altri perciò hanno asserito che la circoncisione conferiva la grazia quanto alla rimozione della colpa, ma non quanto agli effetti positivi: per non essere costretti a dire che la grazia conferita nella circoncisione bastava all'osservanza dei precetti della legge, e che quindi era superflua la venuta di Cristo. — Ma neppure questa opinione è accettabile. Primo, perché la circoncisione dava ai bambini la possibilità di giungere a suo tempo alla gloria, che è l'ultimo effetto positivo della grazia. Secondo, perché nell'ordine delle cause formali gli effetti positivi vengono naturalmente prima degli effetti negativi, sebbene nell'ordine delle cause materiali sia vero il contrario: la forma infatti non esclude la privazione se non informando il soggetto.
Perciò altri hanno detto che nella circoncisione veniva conferita la grazia anche quanto all'effetto positivo di rendere l'uomo degno della vita eterna, ma non quanto a tutti gli effetti; perché non bastava a reprimere la concupiscenza del fomite e neppure a osservare le prescrizioni della legge. E questo fu una volta anche il mio parere. — Ma a chi considera diligentemente la cosa appare chiaro che ciò non è vero. Perché, la più piccola grazia basta per resistere a qualunque concupiscenza e per evitare ogni peccato mortale che si commette trasgredendo i comandamenti della legge: infatti un minimo di carità basta ad amare Dio più di quanto la cupidigia non ami «migliaia di pezzi d'oro e d'argento».
Perciò si deve concludere che nella circoncisione veniva conferita la grazia rispetto a tutti gli effetti di essa, ma in modo diverso che nel battesimo. Infatti nel battesimo la grazia è concessa in virtù dello stesso sacramento, virtù che il battesimo ha in quanto strumento della passione di Cristo già compiuta. La circoncisione invece conferiva la grazia in quanto era simbolo della fede nella passione futura di Cristo, nel senso che l'uomo ricevendo la circoncisione dichiarava di abbracciare tale fede; o direttamente, come facevano gli adulti, o per mezzo di altri, nel caso dei bambini.
Per questo anche l'Apostolo dice che «Abramo riceve il segno della circoncisione come segno della giustizia della fede», appunto perché la giustizia veniva dalla fede significata, non dalla circoncisione significante. E quindi, poiché il battesimo, a differenza della circoncisione, opera strumentalmente in virtù della passione di Cristo, il battesimo imprime il carattere che incorpora l'uomo a Cristo e conferisce più grazia della circoncisione: maggiore è infatti l'effetto di una realtà già presente che quella della sua speranza.

[50272] IIIª q. 70 a. 4 ad 1
Ad primum ergo dicendum quod ratio illa procederet si ex circumcisione esset iustitia aliter quam per fidem passionis Christi.

 

[50272] IIIª q. 70 a. 4 ad 1
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Il ragionamento sarebbe valido, se la giustizia derivasse dalla circoncisione in altro modo, e non tramite la fede nella passione di Cristo.

[50273] IIIª q. 70 a. 4 ad 2
Ad secundum dicendum quod, sicut ante institutionem circumcisionis fides Christi futuri iustificabat tam pueros quam adultos, ita et circumcisione data. Sed antea non requirebatur aliquod signum protestativum huius fidei, quia nondum homines fideles seorsum ab infidelibus coeperant adunari ad cultum unius Dei. Probabile tamen est quod parentes fideles pro parvulis natis, et maxime in periculo existentibus, aliquas preces Deo funderent, vel aliquam benedictionem eis adhiberent, quod erat quoddam signaculum fidei, sicut adulti pro seipsis preces et sacrificia offerebant.

 

[50273] IIIª q. 70 a. 4 ad 2
2. Sia prima che dopo l'istituzione della circoncisione, era la fede nel Cristo futuro a giustificare tanto i bambini quanto gli adulti. Ma prima non era necessario alcun rito dichiarativo di tale fede, perché gli uomini non si erano ancora incominciati a riunire nel culto dell'unico Dio separandosi dagli infedeli. È probabile però che i genitori credenti, per i loro bambini e specialmente quando si trovavano in pericolo, facessero a Dio delle preghiere e dessero ai figli qualche benedizione, che era un segno di fede, come gli adulti offrivano per se stessi preci e sacrifici

[50274] IIIª q. 70 a. 4 ad 3
Ad tertium dicendum quod populus in deserto praetermittens mandatum circumcisionis excusabatur, tum quia nesciebant quando castra movebantur; tum quia, ut Damascenus dicit, non necesse erat eos aliquod signum distinctionis habere quando seorsum ab aliis populis habitabant. Et tamen, ut Augustinus dicit, inobedientiam incurrebant qui ex contemptu praetermittebant. Videtur tamen quod nulli incircumcisi mortui fuerint in deserto, quia in Psalmo dicitur, non erat in tribubus eorum infirmus, sed illi soli videntur mortui in deserto qui fuerant in Aegypto circumcisi. Si tamen aliqui ibi incircumcisi mortui sunt, eadem ratio est de his et de his qui moriebantur ante circumcisionis institutionem. Quod etiam intelligendum est de pueris qui moriebantur ante octavum diem tempore legis.

 

[50274] IIIª q. 70 a. 4 ad 3
3. Il popolo era scusato dall'osservare nel deserto il precetto della circoncisione, sia perché non sapevano quando dovessero muovere gli accampamenti; sia perché, come dice il Damasceno, non occorreva che avessero un segno di distinzione finché rimanevano isolati dagli altri popoli. Peccavano però di disobbedienza, nota S. Agostino, quelli che la trascuravano per disprezzo.
Sembra tuttavia che nessuno sia morto incirconciso nel deserto, perché secondo il Salmo «non c'era nelle loro tribù alcun infermo»; ma pare che a morire nel deserto siano stati solo quelli che erano stati circoncisi in Egitto. Nondimeno se morirono alcuni non circoncisi, la loro condizione era la stessa di coloro che erano morti quando la circoncisione non era ancora stata istituita. E ciò vale anche dei bambini che all'epoca della legge morivano prima dell'ottavo giorno.

[50275] IIIª q. 70 a. 4 ad 4
Ad quartum dicendum quod in circumcisione auferebatur originale peccatum ex parte personae, remanebat tamen impedimentum intrandi in regnum caelorum ex parte totius naturae, quod fuit sublatum per passionem Christi. Et ideo etiam Baptismus ante passionem Christi non introducebat in regnum. Sed circumcisio, si haberet locum post passionem Christi, introduceret in regnum.

 

[50275] IIIª q. 70 a. 4 ad 4
4. La circoncisione toglieva il peccato originale nelle sue conseguenze personali; ma esso rimaneva come impedimento a entrare nel regno dei cieli da parte della natura comune, impedimento che fu tolto dalla passione di Cristo. Anzi nemmeno il battesimo prima della passione di Cristo apriva quel regno. Ma la circoncisione, se valesse ora dopo la passione di Cristo, permetterebbe di entrarvi.

[50276] IIIª q. 70 a. 4 ad 5
Ad quintum dicendum quod adulti, quando circumcidebantur, consequebantur remissionem non solum originalis, sed etiam actualium peccatorum, non tamen ita quod liberarentur ab omni reatu poenae, sicut in Baptismo, in quo confertur copiosior gratia.

 

[50276] IIIª q. 70 a. 4 ad 5
5. Gli adulti, quando venivano circoncisi, conseguivano la remissione non solo del peccato originale, ma anche dei peccati attuali; senza tuttavia essere liberati da ogni debito di pena, come avviene nel battesimo, in cui viene conferita una grazia più abbondante.

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