Sup, 50

Terza parte e Supplemento > I Sacramenti > Il matrimonio > Gli impedimenti del matrimonio in generale


Supplemento
Questione 50
Proemio

Passiamo ora a parlare degli impedimenti del matrimonio.
Primo, in generale; secondo, in particolare.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > Il matrimonio > Gli impedimenti del matrimonio in generale > Se sia giusto assegnare impedimenti al matrimonio


Supplemento
Questione 50
Articolo unico

SEMBRA che non sia giusto assegnare impedimenti al matrimonio Infatti:
1. Il matrimonio è uno dei sette sacramenti. Ma per gli altri sacramenti non vengono assegnati degli impedimenti. Dunque non si devono assegnare neppure per il matrimonio.

2. Più una cosa è imperfetta, meno numerosi sono gli ostacoli che possono impedirla. Ora, il matrimonio è il meno perfetto dei sacramenti. Quindi pochi o nessuno dovrebbero essere gli impedimenti.

3. Dovunque si trovi un'infermità là deve applicarsi il rimedio. Ma la concupiscenza, in rimedio della quale è stato concesso il matrimonio, si riscontra in tutti. Dunque non deve esistere un impedimento che renda una persona del tutto incapace di contrarlo.

4. Illegittimo si dice ciò che è contro la legge. Ma gli impedimenti stabiliti per il matrimonio non sono contro la legge naturale: poiché non si riscontrano ugualmente in tutti gli stati del genere umano; infatti vari gradi di consanguineità non sempre sono stati proibiti allo stesso modo. Né la legge umana potrebbe creare impedimenti per il matrimonio: poiché il matrimonio non è di istituzione umana, ma divina, come gli altri sacramenti. Dunque per il matrimonio non si devono assegnare altri impedimenti, che rendono illegittimi i contraenti.

5. Illegale e legale si contrappongono come ciò che è contro e ciò che è conforme alla legge. E qui non c'è termine intermedio: essendo opposti come affermazione e negazione. Dunque non possono esserci impedimenti matrimoniali, che mettono certe persone a mezza strada tra quelle legittime e quelle illegittime.

6. L'unione tra l'uomo e la donna è lecita solo nel matrimonio. Ma tutte le unioni illecite devono essere sciolte. Quindi se una cosa impedisce di contrarre il matrimonio, deve pure dirimerlo quando è contratto. Perciò non devono assegnarsi degli impedimenti che impediscono di contrarre matrimonio, ma non lo sciolgono se contratto.

7. Nessun impedimento può togliere da una cosa ciò che rientra nella sua definizione. Ora, nella definizione del matrimonio rientra l'indissolubilità. Dunque non possono esserci degli impedimenti che dirimono il matrimonio già contratto.

IN CONTRARIO: 1. Sembra che gli impedimenti matrimoniali debbano essere infiniti. Perché il matrimonio è un bene. Ma, a detta di Dionigi, il bene può essere difettoso in infiniti modi. Perciò gli impedimenti del matrimonio sono infiniti.

2. Gli impedimenti matrimoniali derivano dalle condizioni delle singole persone. Ma tali condizioni sono infinite. Dunque sono infiniti anche gli impedimenti del matrimonio.

RISPONDO: Nel matrimonio, come negli altri sacramenti, ci sono dei requisiti dovuti all'essenza e altri dovuti alla solennità. E poiché eliminando i requisiti non necessari, esso rimane ancora un vero sacramento, gli impedimenti che si contrappongono alla solennità del sacramento non tolgono che esso sia un vero matrimonio. Tali impedimenti perciò si dice che "impediscono di contrarlo", ma "non lo dirimono se contratto": e sono "il veto della Chiesa" e "il tempo proibito". Di qui i versi: "Veto di Chiesa o tempo proibito - proibisce il contrarre; - ma il vincolo sussiste che ha unito".
Invece gli impedimenti che sono in contrasto con i beni essenziali del matrimonio lo rendono invalido. Perciò si dice che essi non solo "impediscono di contrarlo", ma "dirimono quello già contratto". Il che è espresso nei versi seguenti: "Errore o schiavitù, voto, delitto, - disparità di culto, o violenza, - Ordine sacro, vincolo, decenza, - affinità, cognazione, o impotenza, - contrarre vieta, scioglie il già contratto".
Tale enumerazione può essere giustificata in questo modo. Il matrimonio può essere impedito, o per difetto del contratto, o per difetto dei contraenti. Nel primo caso, derivando il consenso del matrimonio dal consenso volontario, che può essere infirmato dalla ignoranza o dalla violenza, due saranno gli impedimenti del matrimonio: cioè la "violenza", o coazione, e l'"errore" derivante dall'ignoranza. Ecco perché il Maestro delle Sentenze ha parlato di questi due impedimenti trattando della causa del matrimonio.
Qui invece tratta degli impedimenti che derivano dalla persona dei contraenti. In proposito uno può essere impedito di contrarre matrimonio o in modo assoluto, o con una data persona. Se lo è in modo assoluto, così da non poterlo contrarre con nessuna, ciò si deve solo al fatto che non può compiere l'atto matrimoniale. Il che può avvenire in due modi. Primo, perché non può fisicamente: o perché non può in modo assoluto, e si ha l'impedimento di impotenza; o perché non può farlo liberamente, e si ha l'impedimento di condizione servile. — Secondo, perché non può compierlo lecitamente; quando uno è obbligato alla continenza. Il che può avvenire in due modi. O perché vi è obbligato dall'ufficio accettato: e si ha l'impedimento di ordine sacro. Oppure dai voti fatti; e si ha appunto il voto.
Se poi l'impedimento al matrimonio non è assoluto, ma in rapporto a una data persona: — o per il legame che ha con altra persona, come chi è già sposato, allora c'è l'impedimento del vincolo, ossia del vincolo matrimoniale. — Oppure perché non c'è compatibilità tra i contraenti. E questo può avvenire per tre motivi. Primo, per la troppa distanza: e si ha la disparità di culto. — Secondo, per la parentela troppo stretta; o allora abbiamo tre impedimenti: la consanguineità; che implica la parentela diretta; l'affinità, che consiste nella parentela derivante dal matrimonio di una terza persona; e la pubblica decenza, derivante dalla parentela con persone già impegnate con gli sponsali. — Terzo per i rapporti illeciti avuti in precedenza.
E allora si ha come impedimento il crimine di adulterio commesso con quella data persona.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. Anche gli altri sacramenti, come abbiamo già visto, possono essere impediti, se manca qualche cosa che è richiesta dalla essenza o dalla solennità del sacramento. Tuttavia di impedimenti si parla più nel matrimonio che negli altri sacramenti per tre motivi. Primo, perché il matrimonio richiede due soggetti. Esso quindi può essere impedito più facilmente degli altri sacramenti che si applicano a uno solo. — Secondo, perché il matrimonio, a differenza degli altri sacramenti causati solo da Dio, è causato anche da noi. Infatti per la confessione, che ha in qualche modo anch'essa una causa in noi, il Maestro delle Sentenze ha indicato alcuni impedimenti, quali l'ipocrisia, il gioco, e simili. — Terzo, perché mentre gli altri sacramenti, come beni più perfetti, sono oggetto di precetto o di consiglio; il matrimonio, come bene meno perfetto, è oggetto di una "concessione". Quindi per dare occasione di progredire verso il meglio, vengono assegnati più impedimenti per il matrimonio che per gli altri sacramenti.

2. Le cose più perfette sono passibili di un maggior numero di impedimenti, in quanto richiedono più elementi. Ma se c'è una cosa imperfetta che dipende da molti requisiti, avrà anch'essa molteplici impedimenti. Tale è appunto il caso del matrimonio.

3. L'argomento sarebbe valido, se non ci fossero altri rimedi, anche più efficaci, per guarire il morbo della concupiscenza. Il che è falso.

4. Certe persone si dicono illegittime a contrarre il matrimonio, per il fatto che sono contro la legge stabilita per il matrimonio. Ora, quest'ultimo quale compito naturale è regolato dalla legge di natura; come sacramento è regolato dalla legge divina; e come compito sociale è regolato dalla legge civile. Perciò una persona può diventare illegittima al matrimonio per una qualsiasi di codeste leggi. Il che non avviene per gli altri sacramenti, che sono soltanto sacramenti. E poiché la legge naturale secondo i vari stati ammette determinazioni diverse; e variando la legge positiva secondo le diverse condizioni degli uomini nei vari tempi, il Maestro ammette che furono diverse le persone illegittime nel corso dei tempi.

5. La legge può proibire una cosa o universalmente, o in casi determinati. Perciò tra l'essere totalmente secondo la legge ed essere totalmente contro la legge, opposti come contrari e non come contraddittori, può esserci una cosa che sotto un aspetto è secondo la legge, e sotto un altro contro di essa. Ecco perché ci sono delle persone che sono tra quelle del tutto legittime e quelle del tutto illegittime.

6. Gli impedimenti non dirimenti sono un ostacolo per contrarre il matrimonio, non così da renderlo impossibile, ma da renderlo illecito. Però, se il contratto avviene, si ha un vero matrimonio: sebbene chi lo contrae faccia peccato. Al pari cioè del sacerdote che consacrasse dopo mangiato, peccando così contro una legge della Chiesa; tuttavia costui farebbe un vero sacramento, poiché il digiuno eucaristico non è essenziale al sacramento.

7. Si dice che i suddetti impedimenti dirimono il matrimonio contratto, non nel senso che sciolgono un vero matrimonio contratto legalmente; ma nel senso che sciolgono il matrimonio esistente di fatto e non di diritto. Quindi se uno di tali impedimenti capita dopo che il matrimonio è contratto validamente, non è in grado di sciogliere il matrimonio.

8. Gli impedimenti che per accidens ostacolano un bene sono infiniti: come lo sono tutte le cause per accidens. Le cause invece che direttamente [per se] lo distruggono sono determinate, come quelle che lo costituiscono: poiché le cause distruttive e quelle costitutive di una cosa sono opposte tra loro, oppure sono le medesime che agiscono in senso contrario.

9. Infinite sono le condizioni delle varie persone prese singolarmente, ma prese in generale si possono ridurre a un numero determinato: il che è evidente nella medicina e in tutti i mestieri, i quali agiscono sulle condizioni dei singoli.

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