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Se nel sacramento dell'ordine venga conferita la grazia santificante
Supplemento
Questione 35
Articolo 1
SEMBRA che nel sacramento dell'ordine non venga conferita la grazia santificante. Infatti:
1. Si dice comunemente che il sacramento dell'ordine ha lo scopo di togliere l'ignoranza. Ma a rimedio dell'ignoranza non viene data la grazia santificante, bensì quella gratis data: poiché la prima riguarda piuttosto la volontà. Perciò nel sacramento dell'ordine non viene data la grazia santificante.
2. Ordine implica distinzione. Ora, i membri della Chiesa non si distinguono per la grazia santificante, ma per le grazie gratis date, secondo le parole di S. Paolo: "Ci sono diversità di carismi". Dunque nell'ordine non viene conferita la grazia santificante.
3. Nessuna causa presuppone il proprio effetto. Ma in chi si presenta agli ordini si presuppone la grazia che lo rende idoneo a esercitare i compiti. Quindi codesta grazia non viene conferita nell'ordinazione.
IN CONTRARIO: 1. I sacramenti della nuova legge "producono ciò che significano". Ora l'ordine col suo numero settenario significa i sette doni dello Spirito Santo, come dice il testo delle Sentenze. Dunque nell'ordine vengono dati i doni dello Spirito Santo, i quali non sono mai separati dalla grazia santificante.
2. L'ordine è un sacramento della nuova legge. Ma nella definizione di questi sacramenti si dice che "sono causa della grazia". Perciò esso in chi lo riceve causa la grazia.
RISPONDO: Sta scritto; "Le opere di Dio sono perfette". Perciò a chiunque viene data da Dio una facoltà, vengono dati pure gli aiuti per esercitarla in modo conveniente. Ciò è evidente anche nell'ordine naturale: poiché agli animali vengono fornite le membra mediante le quali le loro facoltà psichiche possono emettere i loro atti, salvo difetti dovuti alla materia. Ora, la grazia santificante, come è necessaria per ricevere degnamente i sacramenti, così è richiesta per degnamente amministrarli. Perciò, come viene data la grazia santificante nel battesimo, che rende l'uomo capace di ricevere gli altri sacramenti; così viene data nel sacramento dell'ordine, che lo rende capace di amministrarli ad altri.
SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. L'ordine viene dato non per un vantaggio personale, ma per il bene di tutta la Chiesa. Perciò quando si dice che esso "è dato contro l'ignoranza" non va inteso nel senso che con l'ordinazione viene tolta l'ignoranza in chi lo riceve: ma che costui nel riceverlo viene posto in grado di liberarne i fedeli.
2. Sebbene i doni della grazia santificante siano comuni a tutti i membri della Chiesa, tuttavia i loro atti, in base alla cui distinzione tali membri si distinguono tra loro, non si possono ricevere degnamente senza la carità: e questa non può sussistere senza la grazia santificante.
3. Per esercitare degnamente il ministero dell'ordine non basta una bontà qualsiasi, ma si richiede una bontà eminente: in modo che chi riceve l'ordine, come viene posto in un grado superiore di dignità, così superi gli altri nella santità. La grazia quindi prerequisita è quella sufficiente per appartenere degnamente ai fedeli di Cristo: mentre nell'ordinazione si riceve un dono di grazia più abbondante, per essere idonei a compiti più grandi.
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