Sup, 33

Terza parte e Supplemento > I Sacramenti > Reiterazione dell'estrema unzione


Supplemento
Questione 33
Proemio

Passiamo ora a parlare della reiterazione di questo sacramento.
Sull'argomento si pongono due quesiti:

1. Se questo sacramento si possa ripetere;
2. Se si possa ripetere durante la stessa infermità.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > Reiterazione dell'estrema unzione > Se questo sacramento si possa ripetere


Supplemento
Questione 33
Articolo 1

SEMBRA che questo sacramento non si possa ripetere. Infatti:
1. L'unzione che si fa su un uomo è superiore a quella che si fa su una pietra. Ma l'unzione dell'altare non si ripete, salvo che questo si spezzi. Quindi neppure l'estrema unzione che viene fatta sull'uomo si può ripetere.

2. Dopo l'ultimo non c'è nient'altro. Ma questa unzione è detta estrema. Quindi non si può ripetere.

IN CONTRARIO: Questo sacramento è una medicazione spirituale che viene compiuta a guisa di medicazione corporale. Ma quest'ultima si ripete. Quindi si può ripetere anche questo sacramento.

RISPONDO: Nessun sacramento, il cui effetto sia perpetuo, può essere ripetuto: perché ciò farebbe credere che il sacramento non è stato efficace, e si ridurrebbe a un'offesa verso di esso. Quello invece, il cui effetto è temporaneo, si può ripetere senza inconveniente per ricuperare l'effetto perduto. Ora, la salute dell'anima e del corpo, effetto dell'estrema unzione, si può perdere dopo esser stata, mediante questo sacramento, ottenuta, e quindi il sacramento si può ripetere senza dispregio veruno.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 1. L'unzione della pietra opera la sua consacrazione, che vi resta sempre finché dura l'altare: perciò non si può ripetere. Ma l'unzione di cui trattiamo non consacra l'uomo: infatti non imprime il carattere. E quindi il caso non è lo stesso.

2. Ciò che secondo il giudizio umano è estremo, in realtà talvolta non è tale. Questo sacramento si chiama dunque estrema unzione, perché si deve amministrare soltanto a chi, secondo il modo di vedere umano, è vicino a morire.



Terza Parte e Supplemento > I Sacramenti > Reiterazione dell'estrema unzione > Se si possa ripetere durante la stessa infermità


Supplemento
Questione 33
Articolo 2

SEMBRA che non si possa ripetere durante la stessa infermità.
Infatti:
1. A una data infermità va applicata una sola medicina. Ma questo sacramento è una medicina spirituale. Quindi non si può ripetere durante la stessa infermità.

2. Se l'unzione si potesse ripetere durante la stessa malattia, si potrebbe ungere l'infermo di continuo. Il che è assurdo.

IN CONTRARIO: Talvolta la malattia dura molto a lungo dopo l'estrema unzione: cosicché si contraggono altre reliquie di peccato, per rimediare alle quali è stato principalmente istituito questo sacramento. Quindi esso si può ripetere.

RISPONDO: Questo sacramento riguarda non solo l'infermità, ma anche il suo grado: perché deve essere amministrato soltanto ai malati che, secondo l'umana estimazione, sono vicini alla morte.
Ora, ci sono infermità di breve durata. Se dunque durante una di queste viene amministrata l'estrema unzione quando il malato è già in pericolo di morte, costui non si riprende che mediante la guarigione completa, e quindi l'unzione non va ripetuta. Ma se, una volta guarito, vi ricadrà di nuovo, la sua sarà un'altra malattia, ed egli potrà ricevere nuovamente il sacramento. Altre malattie invece sono di lunga durata, p. es., la tisi, l'idropisia, ecc. Durante queste malattie non si deve amministrare l'unzione se non quando il paziente è ridotto in pericolo di morte. Se l'infermo supera questa crisi, ma poi, per la stessa infermità, vi ricade, può ricevere di nuovo l'estrema unzione: perché, anche se non si tratta, assolutamente parlando, di una nuova malattia, si tratta però di un nuovo grado di essa.

Sono così risolte anche le difficoltà.

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