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CAPITOLO PRIMO: IO CREDO IN DIO PADRE

CAPITOLO PRIMO: IO CREDO IN DIO PADRE

 

[198]   La nostra professione di fede incomincia con Dio, perché Dio è «il primo e l’ultimo» (Is 44,6), il Principio e la Fine di tutto. Il Credo incomincia con Dio Padre, perché il Padre è la prima Persona divina della Santissima Trinità; il nostro Simbolo incomincia con la creazione del cielo e della terra, perché la creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio.

 

Paragrafo 7: La Caduta

 

Introduzione

 

[385]   Dio è infinitamente buono e tutte le sue opere sono buone. Tuttavia nessuno sfugge all’esperienza della sofferenza, dei mali presenti nella natura - che appaiono legati ai limiti propri delle creature - e soprattutto al problema del male morale. Da dove viene il male? «Quaerebam unde malum et non erat exitus - Mi chiedevo donde il male, e non sapevo darmi risposta», dice sant’Agostino,  e la sua sofferta ricerca non troverà sbocco che nella conversione al Dio vivente. Infatti «il mistero dell’iniquità» (2Ts 2,7) si illumina soltanto alla luce del «Mistero della pietà» (1Tm 3,16). La rivelazione dell’amore divino in Cristo ha manifestato ad un tempo l’estensione del male e la sovrabbondanza della grazia . Dobbiamo, dunque, affrontare la questione dell’origine del male, tenendo fisso lo sguardo della nostra fede su colui che, solo, ne è il vincitore .

 

I. «Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia»

II. La caduta degli angeli

III. Il peccato originale

IV. «Tu non l’hai abbandonato in potere della morte»

 

In sintesi

 

[413]   «Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi... La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo» (Sap 1,13; Sap 2,24).

 

[414]   Satana o il diavolo e gli altri demoni sono angeli decaduti per avere liberamente rifiutato di servire Dio e il suo disegno. La loro scelta contro Dio è definitiva. Essi tentano di associare l’uomo alla loro ribellione contro Dio.

 

[415]   «Costituito da Dio in uno stato di giustizia, l’uomo però, tentato dal Maligno, fin dagli inizi della storia abusò della sua libertà, erigendosi contro Dio e bramando di conseguire il suo fine al di fuori di Dio» .

 

[416]   Per il suo peccato, Adamo, in quanto primo uomo, ha perso la santità e la giustizia originali che aveva ricevute da Dio non soltanto per sé, ma per tutti gli esseri umani.

 

[417]   Adamo ed Eva alla loro discendenza hanno trasmesso la natura umana ferita dal loro primo peccato, privata, quindi, della santità e della giustizia originali. Questa privazione è chiamata «peccato originale».

 

[418]   In conseguenza del peccato originale, la natura umana è indebolita nelle sue forze, sottoposta all’ignoranza, alla sofferenza, al potere della morte, e inclinata al peccato (inclinazione che è chiamata «concupiscenza»).

 

[419]   «Noi dunque riteniamo, con il Concilio di Trento, che il peccato originale viene trasmesso insieme con la natura umana, “non per imitazione ma per propagazione”, e che perciò è “proprio a ciascuno”» .

 

[420]   La vittoria sul peccato riportata da Cristo ci ha donato beni migliori di quelli che il peccato ci aveva tolto: «Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia» (Rm 5,20).

 

[421]   Secondo la fede dei cristiani, questo mondo è stato «creato» ed è «conservato nell’esistenza dall’amore del Creatore»; questo mondo è «certamente posto sotto la schiavitù del peccato, ma liberato da Cristo crocifisso e risorto, con la sconfitta del Maligno...» .

 

 

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