IV. I sacramenti della salvezza
[1127] Degnamente celebrati nella fede, i sacramenti
conferiscono la grazia che significano . Sono efficaci perché in essi agisce Cristo stesso:
è lui che battezza, è lui che opera nei suoi sacramenti per comunicare la
grazia che il sacramento significa. Il Padre esaudisce sempre la preghiera
della Chiesa del suo Figlio, la quale, nell’Epiclesi di ciascun sacramento,
esprime la propria fede nella potenza dello Spirito. Come il fuoco trasforma in
sé tutto ciò che tocca, così lo Spirito Santo trasforma in vita divina ciò che
è sottomesso alla sua potenza.
[1128] È questo il significato dell’affermazione della
Chiesa: i sacramenti agiscono ex
opere operato (lett. «per
il fatto stesso che l’azione viene compiuta»), cioè in virtù dell’opera salvifica
di Cristo, compiuta una volta per tutte. Ne consegue che «il sacramento non è
realizzato dalla giustizia dell’uomo che lo conferisce o lo riceve, ma dalla
potenza di Dio» . Quando un sacramento viene celebrato in conformità
all’intenzione della Chiesa, la potenza di Cristo e del suo Spirito agisce in
esso e per mezzo di esso, indipendentemente dalla santità personale del
ministro. Tuttavia i frutti dei sacramenti dipendono anche dalle disposizioni
di colui che li riceve.
[1129] La Chiesa afferma che per i
credenti i sacramenti della Nuova Alleanza sono necessari alla salvezza . La «grazia sacramentale» è la
grazia dello Spirito Santo donata da Cristo e propria di ciascun sacramento. Lo
Spirito guarisce e trasforma coloro che li ricevono conformandoli al Figlio di
Dio. Il frutto della vita sacramentale è che lo Spirito di adozione
deifica i fedeli unendoli vitalmente al
Figlio unico, il Salvatore.