CAPITOLO SECONDO:
DEL MISTERO PASQUALE
INTRODUZIONE
[1135] La catechesi della Liturgia implica prima di tutto
la comprensione dell’economia sacramentale (capitolo primo). A questa luce si
rivela la novità della sua celebrazione.
In questo capitolo si tratterà dunque della celebrazione dei sacramenti della Chiesa. Si esporrà ciò che, nella diversità delle
tradizioni liturgiche, è comune alla celebrazione dei sette sacramenti; quanto
invece è specifico di ciascuno di essi sarà presentato
più avanti. Questa catechesi fondamentale delle celebrazioni sacramentali
risponderà alle prime domande che i fedeli si pongono a proposito di questo argomento:
chi celebra?
come celebrare?
quando celebrare?
dove celebrare?
Articolo 1:
CELEBRARE
In sintesi
[1187]
[1188] Nella celebrazione liturgica
tutta l’assemblea è «liturga», ciascuno secondo la
propria funzione. Il sacerdozio battesimale è quello di tutto il Corpo di
Cristo. Tuttavia alcuni fedeli sono ordinati mediante il
sacramento dell’Ordine per rappresentare Cristo come Capo del Corpo.
[1189] La celebrazione liturgica
comporta segni e simboli relativi alla creazione (luce, acqua, fuoco), alla
vita umana (lavare, ungere, spezzare il pane) e alla storia della salvezza (i
riti della Pasqua). Inseriti nel mondo della fede e assunti dalla forza dello
Spirito Santo, questi elementi cosmici, questi riti
umani, queste gesta memoriali di Dio diventano portatori dell’azione di
salvezza e di santificazione compiuta da Cristo.
[1190]
[1191] Il canto e la musica sono
strettamente connessi con l’azione liturgica. I criteri della loro valida utilizzazione sono: la bellezza espressiva della preghiera,
la partecipazione unanime dell’assemblea e il carattere sacro della
celebrazione.
[1192] Le sacre immagini, presenti
nelle nostre chiese e nelle nostre case, hanno la funzione di risvegliare e
nutrire la nostra fede nel Mistero di Cristo. Attraverso l’icona di Cristo e
delle sue opere di salvezza, è lui che noi adoriamo. Attraverso le sacre
immagini della santa Madre di Dio, degli angeli e dei santi, veneriamo le
persone che in esse sono rappresentate.
[1193] La domenica, «Giorno del
Signore», è il giorno principale della celebrazione
dell’Eucaristia, poiché è il giorno della Risurrezione. È il giorno per
eccellenza dell’assemblea liturgica, il giorno della famiglia cristiana, il giorno della gioia e del riposo dal lavoro. È «il fondamento
e il nucleo di tutto l’anno liturgico» .
[1194]
[1195] Facendo memoria dei santi,
in primo luogo della santa Madre di Dio, poi degli apostoli, dei martiri e
degli altri santi, in giorni fissi dell’anno liturgico,
[1196] I fedeli che celebrano
[1197] Cristo è il vero Tempio di
Dio, «il luogo in cui abita la sua gloria»; per mezzo della grazia di Dio anche
i cristiani diventano templi dello Spirito Santo, le pietre vive con le quali
viene edificata
[1198] Nella sua condizione
terrena,
[1199] In queste chiese