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IV

IV. La Chiesa è apostolica

 

[857]   La Chiesa è apostolica, perché è fondata sugli Apostoli, e ciò in un triplice senso:

           

essa è stata e rimane costruita sul «fondamento degli Apostoli» (Ef 2,20),  testimoni scelti e mandati in missione da Cristo stesso;         

 

custodisce e trasmette, con l’aiuto dello Spirito che abita in essa, l’insegnamento,  il buon deposito, le sane parole udite dagli Apostoli;      

 

fino al ritorno di Cristo, continua ad essere istruita, santificata e guidata dagli Apostoli grazie ai loro successori nella missione pastorale: il collegio dei vescovi, «coadiuvato dai sacerdoti ed unito al successore di Pietro e supremo pastore della Chiesa» .

 

"Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei tuoi santi Apostoli, e lo conduci attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio e hai costituito pastori". ( Messale Romano )

 

La missione degli Apostoli

 

[858]   Gesù è l’Inviato del Padre. Fin dall’inizio del suo ministero, «chiamò a sé quelli che egli volle... Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare» (Mc 3,13-14). Da quel momento, essi saranno i suoi «inviati» [è questo il significato del termine greco «apostoloi»]. In loro Gesù continua la sua missione: «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21) . Il loro ministero è quindi la continuazione della sua missione: «Chi accoglie voi, accoglie me», dice ai Dodici (Mt 10,40) .

 

[859]   Gesù li unisce alla missione che ha ricevuto dal Padre. Come «il Figlio da sé non può fare nulla» (Gv 5,19; Gv 5,30), ma riceve tutto dal Padre che lo ha inviato, così coloro che Gesù invia non possono fare nulla senza di lui,  dal quale ricevono il mandato della missione e il potere di compierla. Gli Apostoli di Cristo sanno di essere resi da Dio «ministri adatti di una Nuova Alleanza» (2Cor 3,6), «ministri di Dio» (2Cor 6,4), «ambasciatori per Cristo» (2Cor 5,20), «ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio» (1Cor 4,1).

 

[860]   Nella missione degli Apostoli c’è un aspetto che non può essere trasmesso: essere i testimoni scelti della Risurrezione del Signore e le fondamenta della Chiesa. Ma vi è anche un aspetto permanente della loro missione. Cristo ha promesso di rimanere con loro sino alla fine del mondo . La «missione divina, affidata da Cristo agli Apostoli, dovrà durare sino alla fine dei secoli, poiché il Vangelo che essi devono trasmettere è per la Chiesa principio di tutta la sua vita in ogni tempo. Per questo gli Apostoli... ebbero cura di costituirsi dei successori» .

 

I vescovi successori degli Apostoli

 

[861]   «Perché la missione loro affidata venisse continuata dopo la loro morte, [gli Apostoli] lasciarono quasi in testamento ai loro immediati cooperatori l’incarico di completare e consolidare l’opera da essi incominciata, raccomandando loro di attendere a tutto il gregge, nel quale lo Spirito Santo li aveva posti per pascere la Chiesa di Dio. Essi stabilirono dunque questi uomini e in seguito diedero disposizione che, quando essi fossero morti, altri uomini provati prendessero la successione del loro ministero» .

 

[862]   «Come quindi permane l’ufficio dal Signore concesso singolarmente a Pietro, il primo degli Apostoli, e da trasmettersi ai suoi successori, così permane l’ufficio degli Apostoli di pascere la Chiesa, da esercitarsi ininterrottamente dal sacro ordine dei vescovi». Perciò la Chiesa insegna che «i vescovi per divina istituzione sono succeduti al posto degli Apostoli, quali pastori della Chiesa: chi li ascolta, ascolta Cristo, chi li disprezza, disprezza Cristo e colui che Cristo ha mandato» .

 

L’apostolato

 

[863]   Tutta la Chiesa è apostolica in quanto rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine attraverso i successori di san Pietro e degli Apostoli. Tutta la Chiesa è apostolica, in quanto è «inviata» in tutto il mondo; tutti i membri della Chiesa, sia pure in modi diversi, partecipano a questa missione. «La vocazione cristiana infatti è per sua natura anche vocazione all’apostolato». «Si chiama apostolato» «tutta l’attività del Corpo mistico» ordinata alla «diffusione del regno di Cristo su tutta la terra» .

 

[864]   «Siccome la fonte e l’origine di tutto l’apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell’apostolato», sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo» . Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo, l’apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta soprattutto nell’Eucaristia, rimane sempre «come l’anima di tutto l’apostolato» .

 

[865]   La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica nella sua identità profonda e ultima, perché in essa già esiste e si compirà alla fine dei tempi «il Regno dei cieli», «il Regno di Dio»,  che è venuto nella Persona di Cristo e che misteriosamente cresce nel cuore di coloro che a lui sono incorporati, fino alla sua piena manifestazione escatologica. Allora tutti gli uomini da lui redenti, in lui resi «santi e immacolati al cospetto» di Dio «nella carità» (Ef 1,4) saranno riuniti come l’unico Popolo di Dio, «la sposa dell’Agnello» (Ap 21,9), «la città santa» che scende «dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio» (Ap 21,10-11); e «le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici Apostoli dell’Agnello» (Ap 21,14).

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