Articolo 2 «E IN
GESÙ CRISTO SUO UNICO FIGLIO, NOSTRO SIGNORE»
IV. Signore
[446] Nella traduzione greca dei
libri dell’Antico Testamento, il nome ineffabile sotto il quale Dio si è
rivelato a Mosè, YHWH, è reso con «Kyrios» [«Signore»]. Da allora Signore diventa il nome più abituale per
indicare la stessa divinità del Dio di Israele. Il Nuovo Testamento utilizza in
questo senso forte il titolo di «Signore» per il Padre, ma, ed è questa la
novità, anche per Gesù riconosciuto così egli stesso come Dio .
[447] Gesù stesso attribuisce a
sé, in maniera velata, tale titolo allorché discute con i farisei sul senso del
Salmo 110, ma anche in modo esplicito
rivolgendosi ai suoi Apostoli . Durante la sua vita pubblica i suoi gesti di
potenza sulla natura, sulle malattie, sui demoni, sulla morte e sul peccato,
manifestavano la sua sovranità divina.
[448] Molto spesso, nei Vangeli,
alcune persone si rivolgono a Gesù chiamandolo «Signore». Questo titolo esprime
il rispetto e la fiducia di coloro che si avvicinano a Gesù e da lui attendono
aiuto e guarigione . Pronunciato sotto la mozione dello Spirito Santo, esprime
il riconoscimento del Mistero divino di Gesù . Nell’incontro con Gesù risorto,
diventa espressione di adorazione: «Mio Signore e mio Dio!» (Gv 20,28). Assume allora una
connotazione d’amore e d’affetto che resterà peculiare della tradizione
cristiana: «È il Signore!» (Gv 21,7).
[449] Attribuendo a Gesù il titolo
divino di Signore, le prime confessioni di fede della Chiesa affermano, fin
dall’inizio, che la potenza, l’onore e
la gloria dovuti a Dio Padre convengono anche a Gesù, perché egli è di «natura divina» (Fil 2,6) e che il Padre ha manifestato questa signoria di Gesù
risuscitandolo dai morti ed esaltandolo nella sua gloria .
[450] Fin dall’inizio della storia
cristiana, l’affermazione della signoria di Gesù sul mondo e sulla storia comporta anche il riconoscimento che l’uomo
non deve sottomettere la propria libertà personale, in modo assoluto, ad alcun
potere terreno, ma soltanto a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo: Cesare non è
«il Signore» . «La Chiesa crede... di trovare nel suo Signore e Maestro la
chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana» .
[451] La
preghiera cristiana è contrassegnata dal titolo «Signore», sia che si tratti
dell’invito alla preghiera: «Il Signore sia con voi», sia della conclusione
della preghiera: «Per il nostro Signore Gesù Cristo», o anche del grido pieno
di fiducia e di speranza: «Maran atha» («Il Signore viene!»), oppure «Marana
tha» (Vieni, Signore!») (1Cor 16,22),
«Amen, vieni, Signore Gesù!» (Ap 22,20).