Paragrafo 6: L’UOMO
Introduzione
[355] «Dio creò l’uomo a sua
immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). L’uomo, nella creazione,
occupa un posto unico: egli è «a immagine di Dio» (I); nella sua natura unisce
il mondo spirituale e il mondo materiale (II); è creato «maschio e femmina»
(III); Dio l’ha stabilito nella sua amicizia (IV).
I.
«A immagine di Dio»
[356] Di tutte le creature
visibili, soltanto l’uomo è «capace di conoscere e di amare il proprio
Creatore»; «è la sola creatura che Dio
abbia voluto per se stessa»; soltanto
l’uomo è chiamato a condividere, nella conoscenza e nell’amore, la vita di Dio.
A questo fine è stato creato ed è questa la ragione fondamentale della sua dignità.
"Quale fu la ragione che tu ponessi l’uomo in tanta dignità? Certo
l’amore inestimabile con il quale hai guardato in te medesimo la tua creatura e
ti sei innamorato di lei; per amore infatti tu l’hai creata, per amore tu le
hai dato un essere capace di gustare il tuo Bene eterno" . ( S.Caterina )
[357] Essendo ad immagine di Dio,
l’individuo umano ha la dignità di persona;
non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno. È capace di conoscersi, di
possedersi, di liberamente donarsi e di entrare in comunione con altre persone;
è chiamato, per grazia, ad una alleanza con il suo Creatore, a dargli una
risposta di fede e di amore che nessun altro può dare in sua sostituzione.
[358] Dio ha creato tutto per
l’uomo, ma l’uomo è stato creato per
servire e amare Dio e per offrirgli tutta la creazione:
"Qual è dunque l’essere che deve venire all’esistenza circondato di una
tale considerazione? È l’uomo, grande e meravigliosa figura vivente, più
prezioso agli occhi di Dio dell’intera creazione: è l’uomo, è per lui che
esistono il cielo e la terra e il mare e la totalità della creazione, ed è alla
sua salvezza che Dio ha dato tanta importanza da non risparmiare, per lui,
neppure il suo Figlio Unigenito. Dio infatti non ha mai cessato di tutto
mettere in atto per far salire l’uomo fino a sé e farlo sedere alla sua destra".
( S.Giovanni Crisostomo )
[359] «In realtà solamente nel
Mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo»:
"Il beato Apostolo ci ha fatto sapere che due uomini hanno dato principio
al genere umano: Adamo e Cristo... «Il primo uomo, Adamo, - dice - divenne un
essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita». Quel primo
fu creato da quest’ultimo, dal quale ricevette l’anima per vivere... Il secondo
Adamo plasmò il primo e gli impresse la propria immagine. E così avvenne poi
che egli ne prese la natura e il nome, per non dover perdere ciò che egli aveva
fatto a sua immagine. C’è un primo Adamo e c’è un ultimo Adamo. Il primo ha un
inizio, l’ultimo non ha fine Proprio quest’ultimo infatti è veramente il primo
dal momento che dice: «Sono io, io solo, il primo e anche l’ultimo» . ( S.Pietro Crisologo )
[360] Grazie alla comune origine
il genere umano forma una unità. Dio infatti «creò da uno solo tutte le nazioni
degli uomini» (At 17,26):
"Meravigliosa visione che ci fa contemplare il genere umano nell’unità
della sua origine in Dio...; nell’unità della sua natura, composta ugualmente
presso tutti di un corpo materiale e di un’anima spirituale; nell’unità del suo
fine immediato e della sua missione nel mondo; nell’unità del suo «habitat»: la
terra, dei cui beni tutti gli uomini, per diritto naturale, possono usare per
sostentare e sviluppare la vita; nell’unità del suo fine soprannaturale: Dio
stesso, al quale tutti devono tendere; nell’unità dei mezzi per raggiungere
tale fine;... nell’unità del suo riscatto operato per tutti da Cristo" .
( Pio XII )
[361] «Questa
legge di solidarietà umana e di carità»,
senza escludere la ricca varietà delle persone, delle culture e dei
popoli, ci assicura che tutti gli uomini sono veramente fratelli.