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CAPITOLO PRIMO: IO CREDO IN DIO PADRE

CAPITOLO PRIMO: IO CREDO IN DIO PADRE

 

[198]   La nostra professione di fede incomincia con Dio, perché Dio è «il primo e l’ultimo» (Is 44,6), il Principio e la Fine di tutto. Il Credo incomincia con Dio Padre, perché il Padre è la prima Persona divina della Santissima Trinità; il nostro Simbolo incomincia con la creazione del cielo e della terra, perché la creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio.

 

Paragrafo 3: L’ONNIPOTENTE

 

Introduzione

 

[268]   Di tutti gli attributi divini, nel Simbolo si nomina soltanto l’onnipotenza di Dio: confessarla è di grande  per la nostra vita. Noi crediamo che tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato,  tutto governa e tutto può; amante, perché Dio è nostro Padre; misteriosa, perché la fede soltanto la può riconoscere allorché «si manifesta nella debolezza» (2Cor 12,9) .

 

«Egli opera tutto ciò che vuole» (Sal 115,3)

 

[269]   Le Sacre Scritture affermano a più riprese la potenza universale di Dio. Egli è detto «il Potente di Giacobbe» (Gen 49,24; Is 1,24 e.a.), «il Signore degli eserciti», «il Forte, il Potente» (Sal 24,8-10). Se Dio è onnipotente «in cielo e sulla terra» (Sal 135,6), è perché lui stesso li ha fatti. Nulla quindi gli è impossibile  e dispone della sua opera come gli piace;  egli è il Signore dell’universo, di cui ha fissato l’ordine che rimane a lui interamente sottoposto e disponibile; egli è il Padrone della storia: muove i cuori e guida gli avvenimenti secondo il suo beneplacito . «Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?» (Sap 11,21).«Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi»(Sap 11,23)

 

[270]   Dio è il Padre onnipotente. La sua paternità e la sua potenza si illuminano a vicenda. Infatti, egli mostra la sua onnipotenza paterna nel modo in cui si prende cura dei nostri bisogni;  attraverso l’adozione filiale che ci dona (sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente»: 2Cor 6,18); infine attraverso la sua infinita misericordia, dal momento che egli manifesta al massimo grado la sua potenza perdonando liberamente i peccati.

 

[271]   L’onnipotenza divina non è affatto arbitraria: «In Dio la potenza e l’essenza, la volontà e l’intelligenza, la sapienza e la giustizia sono una sola ed identica cosa, di modo che nulla può esserci nella potenza divina che non possa essere nella giusta volontà di Dio o nella sua sapiente intelligenza» .

 

Il mistero dell’apparente impotenza di Dio

 

[272]   La fede in Dio Padre onnipotente può essere messa alla prova dall’esperienza del male e della sofferenza. Talvolta Dio può sembrare assente ed incapace di impedire il male. Ora, Dio Padre ha rivelato nel modo più misterioso la sua onnipotenza nel volontario abbassamento e nella Risurrezione del Figlio suo, per mezzo dei quali ha vinto il male. Cristo crocifisso è quindi «potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1Cor 1,24-25). Nella Risurrezione e nella esaltazione di Cristo il Padre ha dispiegato «l’efficacia della sua forza» e ha manifestato «la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti» (Ef 1,19-22).

 

[273]   Soltanto la fede può aderire alle vie misteriose dell’onnipotenza di Dio. Per questa fede, ci si gloria delle proprie debolezze per attirare su di sé la potenza di Cristo . Di questa fede il supremo modello è la Vergine Maria: ella ha creduto che «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37) e ha potuto magnificare il Signore: «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome» (Lc 1,49).

 

[274]   «La ferma persuasione dell’onnipotenza divina vale più di ogni altra cosa a corroborare in noi il doveroso sentimento della fede e della speranza. La nostra ragione, conquistata dall’idea della divina onnipotenza, assentirà, senza più dubitare, a qualunque cosa sia necessario credere, per quanto possa essere grande e meravigliosa o superiore alle leggi e all’ordine della natura. Anzi, quanto più sublimi saranno le verità da Dio rivelate, tanto più agevolmente riterrà di dovervi assentire». ( Catechismo Romano )

 

In sintesi

 

[275]   Con Giobbe, il giusto, noi confessiamo: «Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te» (Gb 42,2).

 

[276]   Fedele alla testimonianza della Scrittura, la Chiesa rivolge spesso la sua preghiera al «Dio onnipotente ed eterno» («omnipotens sempiterne Deus...»), credendo fermamente che «nulla è impossibile a Dio» (Gen 18,14; Lc 1,37; Mt 19,26).

 

[277]   Dio manifesta la sua onnipotenza convertendoci dai nostri peccati e ristabilendoci nella sua amicizia con la grazia («Deus, qui omnipotentiam tuam parcendo maxime et miserando manifestas... - O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono...») .

 

[278]   Senza credere che l’Amore di Dio è onnipotente, come credere che il Padre abbia potuto crearci, il Figlio riscattarci, lo Spirito Santo santificarci?

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