Bibbia a fumetti - Castigat ridendo mores - da Astrologia a Vita Sociale il dizionario dei problemi dell'uomo moderno

 

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IV

IV. «Tu non l’hai abbandonato in potere della morte»

 

[410] Dopo la caduta, l’uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario, Dio lo chiama,  e gli predice in modo misterioso che il male sarà vinto e che l’uomo sarà sollevato dalla caduta . Questo passo della Genesi è stato chiamato «Protovangelo», poiché è il primo annunzio del Messia redentore, di una lotta tra il serpente e la Donna e della vittoria finale di un discendente di lei.

 

[411] La Tradizione cristiana vede in questo passo un annunzio del «nuovo Adamo»,  che, con la sua obbedienza «fino alla morte di croce» (Fil 2,8) ripara sovrabbondantemente la disobbedienza di Adamo . Inoltre, numerosi Padri e dottori della Chiesa vedono nella Donna annunziata nel «protovangelo» la Madre di Cristo, Maria, come «nuova Eva». Ella è stata colei che, per prima e in una maniera unica, ha beneficiato della vittoria sul peccato riportata da Cristo: è stata preservata da ogni macchia del peccato originale  e, durante tutta la sua vita terrena, per una speciale grazia di Dio, non ha commesso alcun peccato .

 

[412] Ma perché Dio non ha impedito al primo uomo di peccare?

 

San Leone Magno risponde: «L’ineffabile grazia di Cristo ci ha dato beni migliori di quelli di cui l’invidia del demonio ci aveva privati» .

 

E san Tommaso d’Aquino: «Nulla si oppone al fatto che la natura umana sia stata destinata ad un fine più alto dopo il peccato. Dio permette, infatti, che ci siano i mali per trarre da essi un bene più grande. Da qui il detto di san Paolo: “Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5,20). E il canto dell’Exultet: “O felice colpa, che ha meritato un tale e così grande Redentore!”» .

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