Secondo libro dei Re
Capitolo 22
3. GIOSIA E LA RIFORMA
RELIGIOSA
Introduzione al
regno di Giosia (640-609)
1Quando divenne re, Giosia aveva otto anni;
regnò trentun anni in Gerusalemme. Sua madre, di Boscat, si chiamava Iedida
figlia di Adaia. 2Fece ciò che è
retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Davide, suo
antenato, senza deviare né a destra né a sinistra.
Scoperta del libro
della legge
3Nell’anno diciotto del suo regno, Giosia
mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio
dicendogli: 4«Và da Chelkia
sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi
della soglia hanno raccolto dal popolo. 5Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo
diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, 6ossia ai falegnami, ai costruttori e ai
muratori e l’usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il
restauro del tempio. 7Non
c’è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché
la loro condotta ispira fiducia».
8Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba
Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a
Safàn, che lo lesse. 9Lo
scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato
il denaro trovato nel tempio e l’hanno consegnato agli esecutori dei lavori,
addetti al tempio». 10Inoltre
lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn
lo lesse davanti al re.
La profetessa
Culda consultata
11Udite le parole del libro della legge, il re
si lacerò le vesti. 12Egli
comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di
Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: 13«Andate, consultate il Signore per me, per il
popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato;
difatti grande è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi perché i
nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni
non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».
14Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam,
Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio
di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel
secondo quartiere. 15L’interrogarono
ed essa rispose loro: «Dice il Signore Dio di Israele: Riferite all’uomo che vi
ha inviati da me: 16Così parla il
Signore: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi
abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, 17perché hanno abbandonato me e hanno bruciato
incenso ad altri dei per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro
mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! 18Al re di Giuda, che vi ha inviati a
consultare il Signore, riferirete: Queste cose dice il Signore Dio d’Israele:
Quanto alle parole che hai udito,... 19poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti al
Signore, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che
cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e
hai pianto davanti a me, anch’io ti ho ascoltato. Oracolo del Signore. 20Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi
padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta
la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il
messaggio al re.