Articolo 3: LA
GIUSTIZIA SOCIALE
Introduzione
[1928] La società assicura la
giustizia sociale allorché realizza le condizioni che consentono alle associazioni
e agli individui di conseguire ciò a cui hanno diritto secondo la loro natura e
la loro vocazione. La giustizia sociale è connessa con il bene comune e con
l’esercizio dell’autorità.
III. La solidarietà umana
[1939] Il principio di solidarietà,
designato pure con il nome di «amicizia» o di «carità sociale», è una esigenza
diretta della fraternità umana e cristiana:
"un errore oggi largamente diffuso, è la dimenticanza della legge della
solidarietà umana e della carità, legge dettata e imposta tanto dalla comunità
di origine e dall’uguaglianza della natura ragionevole, propria di tutti gli
uomini, a qualsiasi popolo appartengano, quanto dal sacrificio offerto da Gesù
Cristo sull’altare della croce, al Padre suo celeste, in favore dell’umanità
peccatrice". ( Pio XII )
[1940] La solidarietà si esprime
innanzitutto nella ripartizione dei beni e nella remunerazione del lavoro.
Suppone anche l’impegno per un ordine sociale più giusto, nel quale le tensioni
potrebbero essere meglio riassorbite e i conflitti troverebbero più facilmente
la loro soluzione negoziata.
[1941] I problemi socio-economici
non possono essere risolti che mediante il concorso di tutte le forme di
solidarietà: solidarietà dei poveri tra loro, dei ricchi e dei poveri, dei
lavoratori tra loro, degli imprenditori e dei dipendenti nell’impresa,
solidarietà tra le nazioni e tra i popoli. La solidarietà internazionale è
un’esigenza di ordine morale. La pace del mondo dipende in parte da essa.
[1942] La
virtù della solidarietà oltrepassa l’ambito dei beni materiali. Diffondendo i
beni spirituali della fede, la Chiesa ha, per di più, favorito lo sviluppo del
benessere temporale, al quale spesso ha aperto vie nuove. Così, nel corso dei
secoli, si è realizzata la parola del Signore: «Cercate prima il Regno di Dio e
la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33):
"Da duemila anni, vive e
vigoreggia nell’anima della Chiesa quel sentimento che ha spinto ed ancora
spinge fino all’eroismo della carità i monaci agricoltori, i liberatori degli
schiavi, coloro che curano gli ammalati, coloro che portano il messaggio della
fede, della civiltà, della cultura a tutte le generazioni e a tutti i popoli,
al fine di creare condizioni sociali tali da rendere possibile per tutti una
vita degna dell’uomo e del cristiano". ( Pio XII )