III. La Chiesa è cattolica
Che cosa vuol dire
«cattolica»?
[830] La parola «cattolica»
significa «universale» nel senso di «secondo la totalità» o «secondo
l’integralità». La Chiesa è cattolica in un duplice senso. È cattolica perché
in essa è presente Cristo. «Là dove è Cristo Gesù, ivi è la Chiesa cattolica» .
In essa sussiste la pienezza del Corpo di Cristo unito al suo Capo, e questo implica che essa riceve da lui «in
forma piena e totale i mezzi di salvezza»
che egli ha voluto: confessione di fede retta e completa, vita
sacramentale integrale e ministero ordinato nella successione apostolica. La
Chiesa, in questo senso fondamentale, era cattolica il giorno di
Pentecoste e lo sarà sempre fino al
giorno della Parusia.
[831] Essa è cattolica perché è inviata in missione da
Cristo alla totalità del genere umano:
"Tutti gli uomini sono
chiamati a formare il nuovo Popolo di Dio. Perciò questo Popolo, restando uno e
unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si
adempia l’intenzione della volontà di Dio, il quale in principio ha creato la
natura umana una, e vuole radunare insieme infine i suoi figli, che si erano
dispersi... Questo carattere di universalità che adorna il Popolo di Dio, è un
dono dello stesso Signore, e con esso la Chiesa cattolica efficacemente e senza
soste tende a ricapitolare tutta l’umanità, con tutti i suoi beni, in Cristo
capo nell’unità del suo Spirito". ( Lumen
gentium 4 )
Ogni Chiesa particolare
è «cattolica»
[832] La «Chiesa di Cristo è
veramente presente in tutte le legittime assemblee locali di fedeli, le quali,
aderendo ai loro pastori, sono anche esse chiamate Chiese del Nuovo
Testamento... In esse con la predicazione del Vangelo di Cristo vengono
radunati i fedeli e si celebra il mistero della Cena del Signore... In queste
comunità, sebbene spesso piccole e povere o che vivono nella dispersione, è
presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa,
cattolica e apostolica» .
[833] Per Chiesa particolare, che
è in primo luogo la diocesi (o l’eparchia),
si intende una comunità di fedeli cristiani in comunione nella fede e nei
sacramenti con il loro vescovo ordinato nella successione apostolica . Queste
Chiese particolari sono «formate a immagine della Chiesa universale»; in esse e
a partire da esse «esiste la sola e unica Chiesa cattolica» .
[834] Le Chiese particolari sono
pienamente cattoliche per la comunione con una di loro: la Chiesa di Roma, «che
presiede alla carità» . «È sempre stato necessario che ogni Chiesa, cioè i fedeli
di ogni luogo, si volgesse alla Chiesa romana in forza del suo sacro primato» .
«Infatti, dalla discesa del Verbo Incarnato verso di noi, tutte le Chiese
cristiane sparse in ogni luogo hanno ritenuto e ritengono la grande Chiesa che
è qui [a Roma] come unica base e fondamento perché, secondo le promesse del
Salvatore, le porte degli inferi non hanno mai prevalso su di essa» .
[835] «Ma dobbiamo ben guardarci dal concepire la Chiesa universale come la
somma o, per così dire, la federazione di Chiese particolari. È la stessa
Chiesa che, essendo universale per vocazione e per missione, quando getta le
sue radici nella varietà dei terreni culturali, sociali, umani, assume in ogni
parte del mondo fisionomie ed espressioni esteriori diverse» . La ricca varietà
di discipline ecclesiastiche, di riti liturgici, di patrimoni teologici e
spirituali propri alle «Chiese locali tra loro concordi, dimostra con maggior
evidenza la cattolicità della Chiesa indivisa». ( Lumen gentium 23 )
Chi appartiene alla
Chiesa cattolica?
[836] «Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del Popolo di
Dio... , alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli
cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che
dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza». ( Lumen gentium 13 )
[837] «Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che,
avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi
di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con
Cristo - che la dirige mediante il sommo pontefice e i vescovi - dai vincoli
della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della
comunione. Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non
perseverando nella carità, rimane sì in seno alla Chiesa col “corpo” ma non col
“cuore”». ( Lumen gentium 14 )
[838] «Con coloro che, battezzati,
sono sì insigniti del nome cristiano, ma non professano la fede integrale o non
conservano l’unità della comunione sotto il successore di Pietro, la Chiesa sa
di essere per più ragioni unita» . «Quelli infatti che credono in Cristo e
hanno ricevuto debitamente il Battesimo sono costituiti in una certa comunione,
sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica» . Con le Chiese ortodosse,
questa comunione è così profonda «che le manca ben poco per raggiungere la
pienezza che autorizza una celebrazione comune della Eucaristia del Signore».
La Chiesa e i non
cristiani
[839] «Quelli che non hanno ancora
ricevuto il Vangelo, in vari modi sono ordinati al Popolo di Dio».
Il rapporto della Chiesa con il popolo ebraico. La Chiesa, Popolo di Dio
nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il proprio
legame con gli Ebrei, che Dio «scelse
primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola» . A differenza delle
altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione
di Dio nella Antica Alleanza. È al popolo ebraico che appartengono «l’adozione
a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i
patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne» (Rm 9,4-5) perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!»
(Rm 11,29).
[840] Del resto, quando si
considera il futuro, il popolo di Dio dell’Antica Alleanza e il nuovo popolo di
Dio tendono a fini analoghi: l’attesa della venuta (o del ritorno) del Messia.
Ma tale attesa è, da una parte, rivolta al ritorno del Messia, morto e risorto,
riconosciuto come Signore e Figlio di Dio, dall’altra è rivolta alla venuta del
Messia, i cui tratti rimangono velati, alla fine dei tempi: si ha un’attesa
accompagnata dall’ignoranza o dal misconoscimento di Gesù Cristo.
[841] Le relazioni della Chiesa
con i Musulmani. «Il disegno della salvezza
abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo
i Musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi
un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale» .
[842] Il legame della Chiesa con le religioni non
cristiane è anzitutto quello della comune origine e del comune fine del genere
umano:
"Infatti tutti i popoli
costituiscono una sola comunità. Essi hanno una sola origine poiché Dio ha
fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra; essi hanno
anche un solo fine ultimo, Dio, del quale la provvidenza, la testimonianza di
bontà e il disegno di salvezza si estendono a tutti, finché gli eletti si
riuniscano nella città santa". ( Nostra aetate 1 )
[843] La Chiesa riconosce nelle altre
religioni la ricerca, ancora «nelle ombre e nelle immagini», «di un Dio ignoto»
ma vicino, «poiché è lui che dà a tutti vita e respiro ad ogni cosa, e... vuole
che tutti gli uomini siano salvi». Pertanto la Chiesa considera «tutto ciò che
di buono e di vero» si trova nelle religioni «come una preparazione al Vangelo,
e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita»
.
[844] Ma nel loro comportamento
religioso, gli uomini mostrano anche limiti ed errori che sfigurano in loro
l’immagine di Dio:
"Molto spesso gli
uomini, ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno
scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che
il Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti
alla disperazione finale".
( Lumen gentium 16 )
[845] Proprio per riunire di nuovo
tutti i suoi figli, dispersi e sviati dal peccato, il Padre ha voluto convocare
l’intera umanità nella Chiesa del Figlio suo. La Chiesa è il luogo in cui
l’umanità deve ritrovare l’unità e la salvezza. È il «mondo riconciliato» . È
la nave che, «pleno dominicae crucis velo
Sancti Spiritus flatu in hoc bene navigat mundo - spiegate le vele della
croce del Signore al soffio dello Spirito Santo, naviga sicura in questo
mondo»; secondo un’altra immagine, cara
ai Padri della Chiesa, è l’Arca di Noè che, sola, salva dal diluvio .
«Fuori della Chiesa non
c’è salvezza»
[846] Come bisogna intendere
questa affermazione spesso ripetuta dai Padri della Chiesa? Formulata in modo
positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della
Chiesa che è il suo Corpo:
"Il santo Concilio...
insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa
Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente
per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza;
ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha
insieme confermata la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano
mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli
uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo
di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in
essa o in essa perseverare". ( Lumen gentium 14 )
[847] Questa affermazione non si
riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa:
Infatti, quelli che senza
colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano
sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere con
le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza,
possono conseguire la salvezza eterna".
( Lumen gentium 16 )
[848] «Benché Dio, attraverso vie
a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo,
alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro
diritto, evangelizzare» tutti gli
uomini.
La missione -
un’esigenza della cattolicità della Chiesa
[849] Il mandato missionario. «Inviata da Dio alle genti
per essere “sacramento universale di salvezza”, la Chiesa, per le esigenze più
profonde della sua cattolicità e obbedendo all’ordine del suo fondatore, si
sforza d’annunciare il Vangelo a tutti gli uomini»: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare
tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla
fine del mondo» (Mt 28,19-20).
[850] L’origine e lo scopo della
missione. Il mandato missionario del
Signore ha la sua ultima sorgente nell’amore eterno della Santissima Trinità:
«La Chiesa pellegrinante per sua natura è missionaria, in quanto essa trae
origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo
il disegno di Dio Padre» . E il fine ultimo della missione altro non è che di
rendere partecipi gli uomini della comunione che esiste tra il Padre e il
Figlio nel loro Spirito d’amore .
[851] Il motivo della missione.
Da sempre la Chiesa ha tratto l’obbligo e la forza del suo slancio missionario
dall’amore di Dio per tutti gli
uomini: «poiché l’amore di Cristo ci spinge...» (2Cor 5,14) . Infatti Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati
e arrivino alla conoscenza della verità» (1Tm 2,4). Dio vuole la salvezza di tutti attraverso la conoscenza
della verità. La salvezza si trova nella verità. Coloro che obbediscono alla
mozione dello Spirito di verità sono già sul cammino della salvezza; ma la
Chiesa, alla quale questa verità è stata affidata, deve andare incontro al loro
desiderio offrendola loro. Proprio perché crede al disegno universale di
salvezza, la Chiesa deve essere missionaria.
[852] Le vie della missione.
«Lo Spirito Santo è il protagonista di tutta la missione ecclesiale». È lui che
conduce la Chiesa sulle vie della missione. Essa «continua e sviluppa nel corso
della storia la missione del Cristo stesso, inviato a portare la Buona Novella
ai poveri; sotto l’influsso dello Spirito di Cristo, essa deve procedere per la
stessa strada seguita da Cristo, la strada cioè della povertà, dell’obbedienza,
del servizio e del sacrificio di sé... , fino alla morte, da cui uscì
vincitore» con la risurrezione . È così che «il sangue dei martiri è seme di cristiani»
.
[853] Ma «anche in questo nostro
tempo sa bene la Chiesa quanto distanti siano tra loro il messaggio ch’essa
reca e l’umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo» . Solo
applicandosi incessantemente «alla penitenza e al rinnovamento» e «camminando per l’angusta via della
croce», il Popolo di Dio può estendere
il regno di Cristo . Infatti, «come Cristo ha compiuto la sua opera di
Redenzione attraverso la povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa è
chiamata a prendere la stessa via per comunicare agli uomini i frutti della
salvezza» .
[854] Per mezzo della sua stessa
missione, la Chiesa «cammina insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme
al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il fermento e quasi l’anima della
società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo e a tra sformarsi in famiglia
di Dio» . L’impegno missionario esige dunque la pazienza. Incomincia con l’annunzio del Vangelo
ai popoli e ai gruppi che ancora non credono a Cristo; prosegue con la costituzione di comunità
cristiane che siano «segni della presenza di Dio nel mondo», e con la fondazione di Chiese locali; avvia un processo di inculturazione per
incarnare il Vangelo nelle culture dei popoli;
non mancherà di conoscere anche degli insuccessi. «Per quanto riguarda
gli uomini, i gruppi e i popoli, solo gradatamente la Chiesa li raggiunge e li
penetra, e li assume così nella pienezza cattolica» .
[855] La missione della Chiesa
richiede lo sforzo verso l’unità dei cristiani. Infatti, «le divisioni dei cristiani impediscono che la Chiesa
stessa attui la pienezza della cattolicità ad essa propria in quei figli, che
le sono bensì uniti col Battesimo, ma sono separati dalla sua piena comunione.
Anzi, alla Chiesa stessa, diventa più difficile esprimere sotto ogni aspetto la
pienezza della cattolicità proprio nella realtà della vita» .
[856] L’attività
missionaria implica un dialogo
rispettoso con coloro che non accettano ancora il Vangelo . I
credenti possono trarre profitto per se stessi da questo dialogo, imparando a
conoscere meglio «tutto ciò che di verità e di grazia era già riscontrabile,
per una nascosta presenza di Dio, in mezzo alle genti» . Se infatti essi
annunziano la Buona Novella a coloro che la ignorano, è per consolidare,
completare ed elevare la verità e il bene che Dio ha diffuso tra gli uomini e i
popoli, e per purificarli dall’errore e dal male «per la gloria di Dio, la
confusione del demonio e la felicità dell’uomo» .