Introduzione
Articolo 2: IL SECONDO
COMANDAMENTO
Non pronuncerai invano il
nome del Signore, tuo Dio (Es 20,7; Dt 5,11). Fu detto agli antichi: «Non spergiurare»... Ma io vi
dico: non giurate affatto (Mt 5,33-34).
I. Il nome del Signore è santo
II. Il nome di Dio pronunciato invano
In
sintesi
[2160] «O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la
terra!» (Sal 8,2).
[2161] Il secondo comandamento prescrive di rispettare il nome del
Signore. Il nome del Signore è santo.
[2162] Il secondo comandamento proibisce ogni uso sconveniente del nome
di Dio. La bestemmia consiste nell’usare il nome di Dio, di Gesù
Cristo, della Vergine Maria e dei santi in un modo
ingiurioso.
[2163] Il falso giuramento chiama Dio come testimone di una menzogna.
Lo spergiuro è una mancanza grave contro il Signore, sempre fedele alle sue
promesse.
[2164] «Non giurare né per il Creatore, né per la creatura, se non con
verità, per necessità e con riverenza» .
[2165] Nel Battesimo, il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa.
I genitori, i padrini e il parroco avranno cura che gli venga
dato un nome cristiano. Essere sotto il patrocinio di un santo significa avere
in lui un modello di carità e un sicuro intercessore.
[2166] Il cristiano incomincia le sue preghiere e le sue azioni con il
segno della croce «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen».
[2167] Dio chiama ciascuno per nome .