Primo libro dei Re
Capitolo 17
V. IL CICLO
DI ELIA
1. LA GRANDE SICCITÀ
1Elia, il Tisbita, uno degli abitanti di
Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio di Israele, alla cui
presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non
quando lo dirò io».
Al torrente Cherit
2A lui fu rivolta questa parola del Signore: 3«Vattene di qui, dirigiti verso oriente;
nasconditi presso il torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. 4Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando
ti porteranno il tuo cibo». 5Egli
eseguì l’ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a
oriente del Giordano. 6I
corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli beveva al torrente.
A Zarepta. Il
miracolo della farina e dell’olio
7Dopo alcuni giorni il torrente si seccò,
perché non pioveva sulla regione. 8Il Signore parlò a lui e disse:
9«Alzati, và in Zarepta di Sidòne e ivi
stabilisciti. Ecco io ho dato ordine a una vedova di là per il tuo cibo». 10Egli si alzò e andò a Zarepta. Entrato nella
porta della città, ecco una vedova raccoglieva la legna. La chiamò e le disse:
«Prendimi un pò d’acqua in un vaso perché io possa bere». 11Mentre quella andava a prenderla, le gridò:
«Prendimi anche un pezzo di pane». 12Quella rispose: «Per la vita del Signore tuo Dio, non ho nulla di
cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un pò di olio nell’orcio; ora
raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a cuocerla per me e per mio figlio: la
mangeremo e poi moriremo». 13Elia
le disse: «Non temere; su, fà come hai detto, ma prepara prima una piccola
focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, 14poiché dice il Signore: La farina della giara
non si esaurirà e l’orcio dell’olio non si svuoterà finché il Signore non farà
piovere sulla terra». 15Quella
andò e fece come aveva detto Elia. Mangiarono essa, lui e il figlio di lei per
diversi giorni. 16La farina della
giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il
Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia.
La resurrezione
del figlio della vedova
17In seguito il figlio della padrona di casa si
ammalò. La sua malattia era molto grave, tanto che rimase senza respiro. 18Essa allora disse a Elia: «Che c’è fra me e
te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia iniquità
e per uccidermi il figlio?». 19Elia
le disse: «Dammi tuo figlio». Glielo prese dal seno, lo portò al piano di
sopra, dove abitava, e lo stese sul letto. 20Quindi invocò il Signore: «Signore mio Dio, forse farai del male a
questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?». 21Si distese tre volte sul bambino e invocò il
Signore: «Signore Dio mio, l’anima del fanciullo torni nel suo corpo». 22Il Signore ascoltò il grido di Elia; l’anima
del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. 23Elia prese il bambino, lo portò al piano
terreno e lo consegnò alla madre. Elia disse: «Guarda! Tuo figlio vive». 24La donna disse a Elia: «Ora so che tu sei
uomo di Dio e che la vera parola del Signore è sulla tua bocca».