Articolo 3:
Le sette domande
I. Sia santificato il tuo Nome
[2807] Il termine «santificare» qui
va inteso non già nel suo senso causativo (Dio solo santifica, rende santo), ma
piuttosto nel suo senso estimativo: riconoscere come santo, trattare in una
maniera santa. Per questo, nell’adorazione, tale invocazione talvolta è sentita
come una lode e un’azione di grazie . Ma questa petizione ci è insegnata da
Gesù come un ottativo: una domanda, un desiderio e un’attesa in cui sono
impegnati Dio e l’uomo. Fin dalla prima domanda al Padre nostro, siamo immersi
nell’intimo mistero della sua Divinità e nel dramma della salvezza della nostra
umanità. Chiedergli che il suo Nome sia santificato ci coinvolge nel Disegno
che [egli] «nella sua benevolenza aveva... prestabilito», «per essere santi e
immacolati al suo cospetto nella carità» .
[2808] Nei momenti decisivi della
sua Economia, Dio rivela il suo Nome, ma lo rivela compiendo la sua opera.
Questa però si realizza per noi e in noi solo se il suo Nome da noi e in noi è
santificato.
[2809] La Santità di Dio è il
centro inaccessibile del suo mistero eterno. Ciò che di esso è manifestato
nella creazione e nella storia, dalla Scrittura viene chiamato la Gloria,
l’irradiazione della sua maestà . Creando l’uomo «a sua immagine e somiglianza»
(Gen 1,26), Dio lo corona «di
gloria» (Sal 8,6), ma l’uomo,
peccando, viene privato «della Gloria di Dio» (Rm 3,23). Da allora, Dio manifesta la propria Santità rivelando e
donando il proprio Nome per restaurare l’uomo «a immagine del suo Creatore» (Col 3,10).
[2810] Nella promessa fatta ad
Abramo e nel giuramento che l’accompagna,
Dio si impegna personalmente ma senza svelare il proprio Nome.
Incomincia a rivelarlo a Mosè e lo
manifesta agli occhi di tutto il popolo salvandolo dagli Egiziani: si è coperto
di Gloria . Dopo l’Alleanza del Sinai, questo popolo è il «suo» e deve essere
una «nazione santa», perché il Nome di
Dio abita in mezzo ad essa.
[2811] Ma, nonostante la Legge
santa che il Dio Santo gli dà e torna a dargli: (Siate santi, perché io, il
Signore, Dio vostro, sono santo»: Lv
19,2) e benché il Signore, «per riguardo al suo Nome», usi pazienza, il
popolo si allontana dal Santo d’Israele e profana il suo Nome in mezzo alle
nazioni . Per questo i giusti dell’Antica Alleanza, i poveri tornati
dall’esilio e i profeti sono stati infiammati dalla passione per il Nome.
[2812] Infine, è in Gesù che il
Nome del Dio Santo ci viene rivelato e donato, nella carne, come
Salvatore: rivelato da ciò che egli È,
dalla sua Parola e dal suo Sacrificio . È il cuore della sua preghiera
sacerdotale: «Padre santo... per loro io consacro me stesso; perché siano
anch’essi consacrati nella verità» (Gv
17,19). È perché egli stesso «santifica» il suo Nome che Gesù ci fa conoscere il Nome del Padre .
Compiuta la sua Pasqua, il Padre gli dà «il Nome che è al di sopra di ogni
altro nome»: Gesù «è il Signore a gloria di Dio Padre» (Fil 2,9-11).
[2813] Nell’acqua del Battesimo
siamo stati «lavati... santificati... giustificati nel Nome del Signore Gesù
Cristo e nello Spirito del nostro Dio» (1Cor
6,11). Lungo tutta la nostra vita il Padre nostro ci chiama «alla
santificazione» (1Ts 4,7), e,
poiché è per lui che noi siamo «in Cristo Gesù, il quale... è diventato per noi
santificazione» (1Cor 1,30), ne
va della sua Gloria e della nostra vita che il suo Nome sia santificato in noi
e da noi. Sta qui l’urgenza della nostra prima domanda.
"Chi potrebbe
santificare Dio, giacché è lui che santifica? Ma traendo ispirazione da queste
parole: «Sarete santi... poiché io, il Signore, sono santo» (Lv 20,26), noi
chiediamo che, santificati dal Battesimo, possiamo perseverare in ciò che
abbiamo incominciato ad essere. E lo chiediamo ogni giorno, perché ogni giorno
ci lasciamo sedurre dal male, e perciò dobbiamo purificarci dai nostri peccati
con una purificazione incessantemente ricominciata... Ricorriamo, dunque, alla
preghiera perché la santità dimori in noi". ( S.Cipriano di Cartagine )
[2814] Dipende inseparabilmente
dalla nostra vita e
dalla nostra preghiera che
il suo Nome sia santificato tra le nazioni:
"Chiediamo a Dio di
santificare il suo Nome, perché è mediante la santità che egli salva e
santifica tutta la creazione... Si tratta del Nome che dà la salvezza al mondo
perduto, ma domandiamo che il Nome di Dio sia santificato in noi dalla nostra vita. Infatti, se
viviamo con rettitudine, il Nome divino è benedetto; ma se viviamo nella
disonestà, il Nome divino è bestemmiato, secondo quanto dice l’Apostolo: «Il
Nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani» (Rm 2,24) . Noi,
dunque, preghiamo per meritare di essere santi come è santo il Nome del nostro
Dio". (
S.Pietro Crisologo )
"Quando diciamo «Sia
santificato il tuo Nome», chiediamo che venga santificato in noi, che siamo in
lui, ma anche negli altri che non si sono ancora lasciati raggiungere dalla
grazia di Dio; ciò per conformarci al precetto che ci obbliga a pregare per tutti, perfino per i
nostri nemici. Ecco perché non diciamo espressamente: Il tuo Nome sia
santificato «in noi»; non lo diciamo perché chiediamo che sia santificato in
tutti gli uomini". ( Tertulliano )
[2815] Questa
domanda, che le compendia tutte, è esaudita attraverso la preghiera di Cristo, come le
sei domande successive. La preghiera al Padre nostro è preghiera nostra se è
pregata «nel Nome» di Gesù . Gesù
nella sua preghiera sacerdotale chiede: «Padre santo, custodisci nel tuo Nome
coloro che mi hai dato» (Gv 17,11).